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Per altri usi, vedi: 36 Lezioni di Vivec
Posizioni[]
- Balmora, Tenuta Hlaalo
- Gnisis, Tempio
- Ald'ruhn, Tenuta Morvayn
Contenuto[]
Poi Vivec lasciò la prima Scuola Vorticante e tornò allo spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il secondo mostro, chiamato la Spada di Legno del Tesoro. Negli anni del Banchetto dei Melograni, era divenuta una melodia di lezione per le casate minori di Veloth. Pregavano il suo potere:
"La Spada di Legno del Tesoro, frammento scintillante dell'alto e glorioso! Colui che la impugna diviene autocosciente!"
Il guerriero-poeta apparve come una visitazione nell'alcova ancestrale della Casata Mora, il cui principe adornato di ghirlande di rose fu un eroe contro i demoni del nord. Vivec si incontrò con le ossa. Disse:
"Un cercatore non può ottenere una fascia di seta ed aspettarsi di scoprire i sistemi più grandi dei suoi predecessori: la felicità perfetta si abbraccia solo piangendo. Ridammi (e fallo gratuitamente) ciò che è solo del mio matrimonio e non ti cancellerò dal regno pensato di Dio. La tua linea ha una incantatrice notevole di cui mia sorella Ayem è fiera e solo alla sua oscura saggezza acconsento di chiedere".
Un bonewalker emerse da un muro. Aveva tre pietre preziose incastonate nella mascella inferiore, una pratica magica degli antichi. Una era opalina, il colore dell'opale. Il bonewalker si inchinò verso il principe dell'aria di mezzo e disse:
"La Spada di Legno del Tesoro non lascerà la nostra casa. Furono fatti degli accordi con Mephala Mani Nere, l'ombra più grande".
Vivec baciò la prima pietra preziosa e disse:
"Immagine animale, rude camminatore, torna alla lampada che sta accesa in acqua e non fornire altri messaggi inutili. Giù".
Baciò la seconda pietra preziosa e disse:
"Residuo fiero, presto disperso, non portare garanzie fatte alla mia immagine anteriore e non chiedere nulla della sua pelle inferiore. Io sono padrone perpetuo. Giù".
Baciò l'opale e disse:
"Ti porto giù".
Poi Vivec si ritirò nei luoghi nascosti e trovò le madri più oscure del Morag Tong, prendendole tutte in moglie e riempiendole di lealtà incondizionata che sapeva di sale estivo. Divennero come regine nere, che vissero urlanti con un centinaio di figli assassini, un migliaio di braccia assassine e centomila mani assassine, un grande e mobile evento di affondi-omicidi-risate nei corridoi, nei palazzi, nelle officine, nelle città e nelle sale segrete. I loro movimenti tra i possedimenti dei Ra'athim erano come conclusioni mormorate, ansimanti tra i tempi, con tutti i destini che portavano a coltelli ingoiati, omicidi come gemiti, il sacro stupro-cancellazione di morte bagnata di Dio.
Il Re degli Assassini presentò a Vivec la Spada di Legno del Tesoro.
"Mio signore", disse il Re degli Assassini. "Il principe della Casata Mora è ora fiero anche di te. L'ho posto nell'Angolo di Dagon. Ho posto i suoi occhi in un'orazione di fuoco per i malvagi. Ho riempito la sua bocca di uccelli".
La fine delle parole è ALMSIVI.
Curiosità[]
- In The Elder Scrolls Online il libro è intitolato Le 36 Lezioni: Sermone 22.
Apparizioni[]
36 Lezioni di Vivec | ||
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36 Lezioni di Vivec, Sermone 21 | 36 Lezioni di Vivec, Sermone 23 | |
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