Aquila Rossa (Faolan) è stato un leggendario eroe nord vissuto durante la Prima Era che, dopo essere stato esiliato dagli anziani del suo villaggio, ha riconquistato il Reach e ne ha mantenuto l'indipendenza per due anni, prima di essere sopraffatto dalle legioni dell'Imperatrice Hestra.
Biografia[]
Aquila Rossa è nato in un piccolo villaggio nelle Colline Divise, nelle profondità del Reach, intorno al 1E 1030. É stato chiamato Faolan, che nella lingua del Reach significa "Aquila Rossa", per il richiamo stridente dell'uccello che lo ha accolto alla nascita e i fiori cremisi delle colline autunnali. Fin da quando era piccolo i profeti avevano predetto il suo destino: sarebbe divenuto un guerriero senza eguali, primo e indiscusso signore del Reach, scelto per unire tutti sotto il suo nome.
A quel tempo il Reach era governato da dieci re in guerra tra di loro ed era un territorio pericoloso e selvaggio. Nel 1E 1055 l'Imperatrice Hestra ha invaso il Reach, sconfiggendo o corrompendo i re che lo governavano. Le sue legioni sono infine arrivate anche alle Colline Divise e hanno inviato dei messi per contrattare la resa dei locali. Aquila Rossa ha rifiutato di arrendersi, ma gli anziani del suo villaggio hanno scelto di cacciarlo e di accettare il dominio imperiale.
Dopo essere stato espulso dalla sua gente, Aquila Rossa si è nascosto tra le colline del Reach per continuare a combattere l'Impero. Potendo vantare ancora un'enorme fama tra gli abitanti del Reach, è riuscito a radunare intorno a sè gli uomini più leali, che seguivano le antiche tradizioni e cercavano la gloria, ed è riuscito a riconquistare il feudo. Le sue truppe attaccavano di notte gli accampamenti nemici, per poi scomparire all'alba nelle caverne e nei precipizi e sfuggire alla cattura. Ogni pattuglia e guarnigione imperiale distrutta, tuttavia, veniva rimpiazzata da un numero maggiore di rinforzi provenienti da sud.
Una notte, mentre Aquila Rossa e i suoi uomini si stavano riscaldando intorno a un fuoco, sono stati raggiunti da una figura misteriosa e dinoccolata, avvolta negli stracci e con il volto incappucciato, che si è rivelata essere un'antica e venerata hagraven. Questa gli offrì un patto: il suo cuore, la sua volontà e la sua umanità in cambio del potere di lei. Da quel momento Aquila Rossa è diventato uno spirito vendicativo, incapace di provare compassione e rimorso. I ribelli sono cresciuti di forza e numero e nel giro di due anni le truppe imperiali sono state scacciate dal Reach.
Il periodo di pace, tuttavia, non è durato a lungo. L'Imperatrice Hestra ha infatti costituito un'enorme armata mai vista fino a quel momento, che ha contrattaccato il Reach. Per due settimane le truppe imperiali hanno assediato la fortezza dell'Aquila Rossa, constringendolo a uscire allo scoperto, solitario e protetto unicamente dalla sua furia omicida. Un migliaio di nemici è caduto sotto i suoi colpi, ma all'alba è stato infine costretto a soccombere. Secondo i guerrieri che lo avevano affrontato, i suoi occhi erano di nuovo sereni.
Ormai prossimo alla morte, è stato trasportato in una tomba nascosta nelle profondità della roccia preparata apposta per lui. Con le poche forze rimaste ha consegnato la sua spada alla sua gente e ha intimato loro di continuare a combattere fino a quando il Reach non sarebbe stato libero; a quel punto avrebbero dovuto riconsegnargli la spada, permettendogli di risorgere e di condurli ancora.
La sua eredità è ancora vivida nella Quarta Era, dal momento che i discendenti dei suoi uomini, noti come Rinnegati, continuano a combattere per l'indipendenza del Reach. Molti di loro continuano a seguire i suoi insegnamenti, essendo alleati con gli hagraven. Perfino la sua spada continua a essere custodita da uno dei capi dei Rinnegati nella fortezza delle Torri Divise.
Interazioni[]
Dopo aver letto il libro La leggenda dell'Aquila rossa, il Sangue di Drago si metterà alla ricerca della sua spada, la Furia dell'aquila rossa, recuperandola da un capo dei Rinnegati alle Torri Divise. A quel punto si metterà in viaggio verso il Tumulo del Ribelle, dove è sepolto Aquila Rossa. Qui troverà un alloggiamento, il quale, dopo averci inserito all'interno la Furia, aprirà una porta segreta che conduce alla sala nel quale è situata la tomba dell'eroe del Reach. Qui si troverà a combattere contro Aquila Rossa sotto forma di draugr. Dopo averlo abbattuto, il Sangue di Drago troverà una nuova arma, la Sventura dell'aquila rossa, nell'alloggiamento situato nella stanza iniziale.
Curiosità[]
- Aquila Rossa è uno dei pochi draugr dotati di nome in grado di utilizzare l'urlo Forza Inesorabile.
- Aquila Rossa è il protagonista del libro La maledizione rossa, nel quale l'autore si imbarca in un viaggio per trovare la sua tomba.
Bug[]
- Aprendo la mappa, il giocatore appare nell'angolo nord-ovest della mappa. Questo gli permetterà però di vedere Skyrim da un angolo completamente diverso.
- Apparso nella versione PC 1.9.32, quando si lancia il grido Forza Inesorabile su Aquila Rossa, egli tende a rimanere fermo dopo essersi rialzato. Aquila Rossa non esce però dal combattimento e rimane vulnerabile, ma non si muove. Lanciare di nuovo lo stesso urlo sembra risolvere il problema.
- Quando si trasforma in un lupo mannaro, Aquila Rossa sembra ignorare il Sangue di Drago, agendo così come un draugr passivo anche quando viene attaccato, ma rimane comunque contrassegnato come ostile sulla bussola.
- Nella versione console di Skyrim, è possibile che la Furia dell'aquila rossa e la Furia dell'aquila rossa rimangano bloccate nell'inventario. Per sistemare questo bug bisogna rimuovere la Sventura dall'alloggiamento che apre la porta della caverna. Questo sistemerà il problema con la Sventura e sarà possibile lasciarla. Per quanto riguarda la Furia, bisogna semplicemente porre la Sventura nell'alloggiamento. Questo dovrebbe risolvere il problema.
- Una volta completata la missione, è possibile ricominciarla leggendo nuovamente il libro La leggenda dell'Aquila rossa. Alcuni Rinnegati avranno la spada in loro possesso (il che implica che ci sono più copie di quella spada a Skyrim). Se si ha riavviato la missione ma non si intende completarla di nuovo, non bisogna prendere Furia dell'aquila rossa, poiché conterà di nuovo come oggetto della missione (non si potrà lasciarla senza usare i comandi della console o in alternativa si può inserire la spada nel suo alloggiamento all'interno del Tumulo del Ribelle per sbarazzarsene). Se si finisce con più Furie, le si possono depositare nel forziere nella camera principale del Tumulo del Ribelle per sbarazzarsene (PS3 e PC). Non è noto se la possibilità di riavviare questa ricerca sia intenzionale o se si tratti di un bug.
- Occasionalmente non si sarà in grado di cercare nel cadavere di Aquila Rossa dopo averlo ucciso. Questo bug può essere risolto usando il comando aspetta per un'ora e riprovando.
- Occasionalmente si può trovare la Furia dell'aquila rossa su un rinnegato e visualizzare il messaggio "Missione iniziata" sullo schermo. Questa non apparirà tuttavia nel registro missioni, rendendo impossibile sbarazzarsi della spada. Può essere rimossa con il seguente comando console: player.removeitem 9fd50 1
- Al completamento della missione, il gioco può riassegnarla senza rileggere il libro La leggenda dell'Aquila rossa. Più copie della Furia dell'aquila rossa possono essere ottenute tramite il glitch, ma non la Furia dell'aquila rossa. A causa di questo glitch non si può nuovamente combattere contro Aquila Rossa.
- Un altro modo per i giocatori di console per rimuovere la Furia dell'aquila rossa dall'inventario è provare a metterlo in una rastrelliera per armi. Non andrà sulla rastrelliera, ma cadrà a terra nelle vicinanze.