- "Questo sconcertante micro-reame dell'Oblivion è una foresta da incubo governata dalla misteriosa Madre Corvo. È simile a Tamriel, ma differente, giacché i Daedra non sanno creare, solo imitare, e il loro simulare i reami mortali è sempre contorto ed esagerato."
- ―Schermata di caricamento di Foresta del Corvo[src]
Foresta del Corvo è uno sconcertante micro-reame di Crepuscolo Perenne. È costruito per assomigliare a una foresta da incubo, sebbene non sia che una pallida imitazione della natura di Tamriel. È abitata dalla Corte Piumanera, corvi senzienti che si ritengono i sovrani del reame. Fra gli altri abitanti si trovano pipistrelli giganti, fantasmi, lupi, ragni, Fatue Madri, orsi e spettri dell'anima. Il reame era anticamente governato da un potente spettro dell'anima di nome Ghyslain, ma questi venne un giorno bandito in circostanze ignote. Un Hagraven nota come la Madre Corvo gli succedette al comando in qualità di leader della Corte Piumanera.
Durante la Seconda Era, un Dunmer membro della Gilda dei Maghi di nome Rulantaril Oran scoprì la Foresta del Corvo durante la sua ricerca di potenti magie dimenticate. Creò un baule incantato che fungesse da portale per il reame, e lo nascose in una piccola caverna nei pressi di Davon's Watch, a Morrowind. Tentò di ottenere il favore della Madre Corvo confessandole il suo amore ma il suo trucco fallì, e l'hagraven lo imprigionò nella sua torre. Nel 2E 582, suo figlio Telbaril entrò nel reame alla ricerca del padre. Gruppi di avventurieri, attratti dal baule, iniziarono ad entrare a Foresta del Corvo. Telbaril chiese loro aiuto nella sua ricerca, ma è ignoto se Rulantaril o la Madre Corvo siano sopravvissuti alla susseguente caccia. Ghyslain venne evocato nuovamente nel reame, ma venne distrutto dagli avventurieri. Usando il baule incantato, la Gilda dei Maghi inviò nella Foresta alcuni membri del suo Ordine dell'Occhio per recuperare la Luce della Notte, una curiosa reliquia di Sheogorath capitata in quel luogo a seguito degli effetti imprevisti della Fusione dei Piani.