Descrizione[]
Hoag Manto della Tempesta (?4E - 183 4E) conosciuto anche come l'Orso dell'Eastmach, fu Jarl di Windhelm e padre di Ulfric Manto della Tempesta.
Biografia[]
Ben poco si sa di questo misterioso personaggio e le informazioni che si possono ricavare dal figlio sono molto frammentarie. Di certo Hoag era un grande guerriero Nord, rispettato da tutti e noto per il suo coraggio in battaglia tanto da guadagnarsi il soprannome col quale è passato alla storia. Ebbe un unico figlio che chiamò Ulfric e al quale inculcò l'orgoglio Nord e gli insegnò le antiche tradizioni del suo popolo, il rispetto verso gli dei, sopratutto Talos, addestrandolo a diventare un grande guerriero. Quando suo figlio compì sei anni lo mandò ad istruirsi a Hrothgar Alto presso i Barbagrigia, i quali gli insegnarono i Thu'um e la Via della Voce. Quando scoppiò la Grande Guerra non si oppose al desiderio del figlio di arruolarsi nella Legione Imperiale per combattere i Thalmor.
Il rifiuto del Concordato Oro Bianco e l'Incidente di Markarth[]
Una volta conclusa la Guerra lo Jarl accolse il figlio a Windhelm come un eroe; tuttavia, quando venne a sapere delle condizioni imposte dal Concordato Oro Bianco, divenne furioso. Cacciò gli emissari dei Thalmor venuti a rimuovere le statue di Talos a Windhelm e affidò al figlio il comando dell'Esercito dell'Eastmarch, delegandogli sempre maggior potere. Quando nel 176 4E lo Jarl di Markarth Igmund chiese al figlio aiuto per riconquistare la città non esitò a concedere al figlio il suo permesso per guidare la spedizione contro i Rinnegati. La riconquista della città, meglio nota come "L'incidente di Markarth", si concluse in un bagno di sangue e la Legione Imperiale, che fino ad allora aveva tollerato le resistenze dello Jarl di Windhelm e del figlio, non potè esimersi dall'intervenire e arrestò Ulfric con l'accusa di tradimento. La notizia dell'arresto del figlio fu un duro colpo per lo Jarl che divenne ancora più chiuso e scontroso.
La morte[]
La morte colse Hoag a Windhelm nell'anno 183 4E mentre il figlio era ancora detenuto nelle prigioni imperiali. Il cordoglio del popolo fu grande e alla salma vennero tributati onori solenni. Tuttavia Ulfric non poté tenere l'elogio funebre di persona, come volevano le antiche tradizioni Nord, ma fu costretto ad inviare di nascosto una lettera contenente il suo discorso funebre.