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Kintyra Septim II (104 3E - 123 3E) fu l'ottavo sovrano della Dinastia Septim e seconda Imperatrice di Tamriel della dinastia. La storia di questa Imperatrice è forse la più tragica della Dinastia Septim.

Biografia[]

Infanzia e incoronazione[]

Kintyra nacque nell'anno 104 3E dall'Imperatore Antiochus Septim I e dalla sua seconda moglie Gysilla. In giovane età sviluppò poteri da maga e si rivelò essere una donna dalla forte spiritualità. Quando aveva appena 15 anni, nell'anno 119 3E, suo padre Antiochus morì, lasciandola quale erede designata al titolo di Imperatrice di Tamriel, tuttavia il titolo le sarebbe stato confermato dal Consiglio degli Anziani solamente l'anno dopo. Nonostante gli intrighi di sua zia Potema, la quale avrebbe voluto che il trono fosse assegnato a suo figlio Uriel Mantiarco, grazie all'appoggio dei suoi zii Cephorus e Magnus, riuscì a salire al trono col nome di Kintyra Septim II. La cerimonia si concluse tuttavia con un mezzo scandalo, poiché la zia, inferocita per la mancata incoronazione del figlio, la insultò pesantemente, chiamandola bastarda davanti al Consiglio degli Anziani e insultando il defunto Imperatore dandogli del crapulone e dell'ubriacone. La sceneggiata si fece così violenta che le guardie furono costrette ad allontanare Potema con la forza.

La destituzione e la Guerra del Diamante Rosso[]

Potema non rinunciò a voler incoronare Uriel e, assieme al figlio, preparò una congiura che coinvolse vari Re e Principi di High Rock, Skyrim e Morrowind per destituire la nipote. Nell'anno 121 3E essi dettero ordine al Duca di Glenpoint, loro complice nella congiura, di dare inizio ad una falsa rivolta nei propri domini e di chiedere l'aiuto dell'Imperatrice, così da attirarla lontano dal Città Imperiale e permettere agli altri congiurati di catturarla. L'Imperatrice cadde nell'imboscata e fu trasferita nelle prigioni della fortezza di Glenpoint, mentre Uriel e Potema si precipitavano nella Città Imperiale per dichiarare decaduta Kintyra e obbligare il Consiglio degli Anziani a nominare Imperatore Uriel. Naturalmente Cephorus e Magnus, molto legati alla nipote, rifiutarono di riconoscere Uriel quale Imperatore e dettero il via alla Guerra del Diamante Rosso, al fine di liberare la nipote e scacciare l'usurpatore.

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Kintyra Septim II come appare a Sovngarde in The Elder Scrolls V:Skyrim

L'esecuzione a Glenpoint[]

Nel 123 3E, nonostante alcuni successi ottenuti contro le forze lealiste da parte di Uriel Septim III, queste passarono al contrattacco e si avvicinarono pericolosamente alla città di Glenpoint dove era detenuta l'Imperatrice.

Una prima versione dei fatti afferma che per impedire che i fratelli potessero liberarla Potema e Uriel ordinarono al Duca di Glenpoint di uccidere la nipote così da impedire qualunque salvataggio. Ciò fu accolto con un'ondata di rabbia dalla popolazione, impietosita dalla sorte della giovane Kintyra, che si sollevò e dette inizio ad una caccia spietata degli assassini dell'amata Imperatrice che si concluse con un bagno di sangue.

Tuttavia alcuni ritengono che il Duca di Glenpoint in realtà si fosse rifiutato di giustiziare l'Imperatrice e che si fosse schierato all'ultimo istante dalla sua parte, ciò però gli procurò l'ira di Uriel Mantiarco che senza scrupoli distrusse Glenpoint e ne massacrò la popolazione (si dice che abbia bruciato tutti i cittadini usando il Thu'm), e dopo decapitò personalmente Kintyra II sulla torre del castello infilzando poi la testa su un giavellotto imperiale. Quando Magnus Septim giunse con l'esercito lealista, i suoi soldati furono completamente demoralizzati da una così orribile scena e si ritirarono capendo di aver perso e di essere arrivati troppo tardi.

In entrambe le versioni tradizionali ancora oggi le popolazioni di Glenpoint e Glenumbra Moors ricordano ogni anno quella triste giornata il 23 della Caduta del Gelo nella festività dei "Diamanti Rotti".

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