Per il perk di Evocazione presente in Skyrim, vedi Negromanzia (Perk) e Negromante
La Negromanzia, chiamata anche Arti Negromantiche, Arti Oscure o Pratica Oscura, è la manipolazione delle anime o dei cadaveri dei morti. I Draghi la chiamano alok-dilon. Gruppi e culture diverse hanno posizioni differenti su quello in cui effettivamente consiste la negromanzia. Nel senso più ampio del termine, negromanzia può essere considerata ogni forma di manipolazione delle anime. Alcuni la considerano una sotto-branca della Scuola dell'Evocazione, giacché coinvolge sia l'evocazione di spiriti sia l'utilizzo dei poteri dell'Oblivion. Tuttavia, la negromanzia viene generalmente associata alla manipolazione delle anime dei mortali e alla rianimazione dei cadaveri. Nello specifico, tale manipolazione è collegata al vincolare le anime a determinate forme fisiche approntate appositamente dal negromante.
La negromanzia viene quasi universalmente considerata immorale, e in molte culture è espressamente illegale, poiché si reputa contravvenga ai naturali processi di vita e morte e violi la santità degli spiriti. Tuttavia, nel corso della Storia molti disonorevoli gruppi l'hanno impiegata come strumento di guerra. Gran parte delle conoscenze sulla negromanzia sono dovute ad influenze daedriche, soprattutto di Molag Bal. Il Principe della Dominazione è anche il padre dei vampiri, creature non-morte molto affini a questa oscura arte, che praticano assai spesso. Lo stesso Vampirismo è spesso considerato una forma di negromanzia.
Il dibattito sulla negromanzia ha infuriato nei circoli di magia per secoli. Sostenitori della Pratica Oscura condannano la sua messa al bando, considerandola un sacrificio della conoscenza sull'altare dell'opinione pubblica. Uno dei principali argomenti che espongono è che una comprensione etica e completa della negromanzia è essenziale per combattere le minacce che derivano da chi la utilizza nel modo sbagliato. Minimizzano i pericoli associati ad essa, e criticano quello che considerano un divario immaginario fra la negromanzia e le altre scuole di magia. Evocazione, Incantamento, Misticismo e forse altre hanno alcuni tratti in comune con la negromanzia. Chi condanna l'Oscura Arte afferma che non si tratta di censura, ma che la cautela e l'etica richiedono che la negromanzia venga proibita a tutti, tranne forse ai maghi più saggi e fidati. Sottolineano, inoltre, che ogni istituzione magica mette a rischio la propria sopravvivenza se ignora la generale avversione della gente verso la negromanzia, e che è impossibile "immergersi" nella pratica senza corrompere la propria anima, poiché anche la più semplice delle magie richiede uno spargimento di sangue. Quindi, nonostante la natura intrecciata delle scuole, qualsiasi studio sulla negromanzia è intrinsecamente troppo estremo per essere saggio, e addentrarsi in esso garantisce virtualmente la distruzione del praticante.
La Pratica Oscura[]
L'anima, o animus, è la forza che vivifica tutte le creature dell'universo. I misteri di questa forza non sono solo ignoti ai mortali, ma sono incomprensibili, giacché trascendono i limiti della conoscenza mortale. Ogni mago che abbia provato a svelare i segreti che si celano dietro le anime è svanito senza lasciare traccia. Tuttavia, ai maghi non è necessario conoscerle per poter sfruttare la loro energia. Mentre i moderni studenti di Evocazione si accontentano di utilizzare le anime "bianche" delle creature inferiori, la negromanzia è la branca delle arti arcane che riguarda la raccolta e l'utilizzo delle anime "nere", quelle dei mortali senzienti. Hanno praticato la negromanzia individui appartenenti a ogni razza civilizzata di Tamriel. Anche alcune delle razze selvagge dotate di relativa intelligenza, come i goblin, hanno dimostrato attitudine a questa pratica.
I maestri negromanti possono rianimare soggetti da lungo tempo deceduti, sebbene la maggior parte dei praticanti necessita di cadaveri freschi, solitamente risalenti a non più di tre giorni prima. Tentare di raccogliere tirapiedi senza avere una conoscenza e un addestramento adeguati può risultare in un vincolamento incompleto dell'anima, che porterà a una rottura della relazione negromante-seguace e consentirà al corpo rianimato di attaccare il mago. La negromanzia attira l'attenzione delle persone in vari modi, come la ricerca del potere. Benché la negromanzia possa teoricamente fornire risorse illimitate, non è più potente delle altre discipline magiche (ma questo non scoraggia le persone dal praticarla). Nel corso della Storia dell'intera Tamriel, i difensori della gente sono stati obbligati a sigillare e abbandonare le cripte cimiteriali per non dover affrontare le orde di non-morti che i negromanti di tanto in tanto rianimavano.
Da sempre i negromanti tentano di affinare le proprie abilità e di trovare nuovi modi di utilizzare la propria arte. Il modo in cui la negromanzia viene praticata è determinato dallo scopo che si prefigge chi la pratica, dalle sue capacità e dalla sua statura morale. Molti desiderano semplicemente il potere. Negromanti abili possono evocare interi eserciti di non-morti, se provvisti di sufficienti risorse. È tipico dei negromenti condurre esperimenti scientifici e avere obiettivi da raggiungere (almeno all'inizio). La negromanzia attrae anche semplici sadici che cercano nuovi metodi per infliggere dolore, e i negromanti che non iniziano con questo obiettivo spesso vi giungono lo stesso al progressivo corrompersi della propria anima per effetto della Pratica Oscura.
Un'altra delle principali motivazioni dietro alla pratica della negromanzia è l'aspirazione alla resurrezione. Molti negromanti intraprendono questo percorso nel disperato tentativo di ridare la vita a qualcuno che hanno amato. Sebbene alcune storie parlino di resurrezioni effettivamente coronate da successo, con il vincolamento di un'anima nel corpo del defunto, raggiungere una "vera" resurrezione è impossibile.
Seguaci negromantici[]
Fra le molte cose che i negromanti hanno appreso, durante le ere, è che l'abilità di un servo nell'eseguire i comandi è direttamente collegato al livello di intelligenza che possedeva in vita. Per questo, praticare la negromanzia sugli animali può fruttare nel migliore dei casi feroci cani da guardia, e nell'eventualità peggiore creature che attaccano il negromante stesso. Gli scheletri necessitano di un'adeguata preparazione, prima di essere rianimati, per evitare una grave debolezza strutturale. Tutte le ossa principali devono essere presenti e disposte nel modo corretto. Per una maggiore libertà di movimento, i negromanti utilizzano, inoltre, una serie di mezzi con cui legare e rinforzare lo scheletro in punti strategici. Nonostante molti non-morti possano essere rianimati diverse volte, gli scheletri sono relativamente fragili, e raramente li si può rianimare più di una volta. Tuttavia, spesso i negromanti mostrano una predilezione per gli scheletri, giacché sono più puliti degli zombie e relativamente simili ai servi di carne, oltre a possedere una buona rapidità nel combattimento.
Spesso i negromanti fanno uso di animali, come i granchi del fango a Morrowind, per strappare dai cadaveri carne indesiderata. Se un cadavere è troppo degradato per poter essere impiegato con successo ma potrebbe rivelarsi un servo decente in forma di scheletro, il negromante può semplicemente gettare il corpo in una palude e attendere che le creature locali ripuliscano le ossa dai tessuti molli. I negromanti hanno trovato modi per rianimare cadaveri moderatamente decomposti e anche parzialmente smembrati usando cinghie di cuoio per riattaccare insieme le parti e budella per cucire le ferite. È inoltre possibile rianimare un corpo creato cucendo insieme parti fresche di creature diverse. Tuttavia, questi zombie si rivelano spesso deboli e ottusi. Investendo impegno e un po' di tempo, un negromante può mummificare un cadavere. Dopo aver lasciato il corpo in ammollo per un mese in acqua e sale, gli organi vitali vengono rimossi, e il cadavere viene avvolto in fasce di lino. Una volta rianimata, la creatura sarà più forte e durevole, capace inoltre di eseguire comandi e di prendere decisioni indipendenti.
I negromanti hanno sviluppato numerosi metodi innovativi per manipolare le anime. Per esempio, un negromante può rianimare un cadavere evocando gelo intorno a un corpo umano, quindi infondendo uno spirito leale nel ghiaccio invece che nel corpo. Il servo risultante potrà eseguire solo i compiti più semplici, ma necessita di relativamente poca conoscenza della pratica negromantica per essere creato.
La Via del Lich[]
Relativamente pochi negromanti hanno avuto successo nel trasformarsi in lich, ma molti di essi ritengono che raggiungere lo stato di lich sia l'obiettivo principale della negromanzia. Esiste una sola metodologia abbastanza nota, amche se molti dei dettagli restano nascosti.
Il tentativo di raggiungere la condizione di lich è molto rischioso, tanto che, nella maggior parte dei casi, viene praticato una sola volta dal negromante. Richiede una volontà straordinaria e un'eccellente conoscenza delle pratiche negromantiche, e sono necessari una reliquia magica molto potente e una gran quantità di anime viventi. Il mago lancia un potente incantesimo negromantico sui soggetti, usando la reliquia magica come focalizzatore. La magia è progettata per rubare le anime alle creature tramite un processo incredibilmente doloroso. Questo è intenzionale, non incidentale: perché il rito abbia successo, l'anima deve venire strappata al corpo il più dolorosamente possibile. Si ritiene che radunare e torturare un gran numero di anime in questo modo sia fondamentale nell'"ascensione" allo stato di lich.
Un'altro aspetto importante del processo per diventare un lich è la necessità per il negromante, di trasferire la propria anima in un oggetto fisico. Da lungo tenpo le tradizioni tamrieliche hanno assimilato questo fatto, ma alcune storie diffondono l'errata credenza che un lich possa essere ucciso distruggendo l'oggetto fisico in cui si trova la sua anima. In realtà, il lich dipende dall'oggetto solo nel corso del trasferimento (la lunghezza del quale varia da individuo a individuo). Una volta che il trasferimento è stato completato e l'anima del negromante ha lasciato il suo corpo, l'ascensione allo stato di lich è completata, e l'oggetto fisico contenente l'anima perde importanza. È nato il lich: un cadavere auto-rianimatosi grazie all'anima che possedeva in vita.
Se, tuttavia, l'oggetto che reca l'anima del negromante viene perduto o distrutto prima che il trasferimento sia completato, l'ascesa allo stato di lich fallirà e il negromante morirà all'istante. È noto che questo tipo di rituale dura circa una settimana, nel corso della quale il negromante crea una particolare clessidra nota come Sabbie della Decisione che funga da recipiente provvisorio per la propria anima.
Negromanzia responsabile[]
La Leggenda di Vastarie è incentrata su una contemporanea di Vanus Galerion e Mannimarco che incarna un interessante esempio di negromante compassionevole. Mentre Mannimarco ricerca il potere tramite la diretta applicazione di energie negromantiche, Vastarie cerca, e trova, il modo di ritardare il rilascio di un'anima senziente dopo la morte in modo da poterla consultare, registrando le sue conoscenze per i posteri prima di permetterle di accedere ad Aetherius (in opposizione al vincolamento perenne dell'anima in un incantamento).
Molti negromanti preferiscono lavorare con soggetti morti di morte naturale, giacché sono più semplici da reperire e si attira meno l'attenzione. Sembra che Vastarie, tuttavia, tentasse attivamente di tormentare o legare permanentemente le anime, e che il suo obiettivo fosse portare beneficio alla società piuttosto che ottenere potere per sé stessa. Non approvava le funzioni che Mannimarco attribuiva alla Pratica Oscura, ma si rese conto che Galerion non avrebbe tollerato i suoi esperimenti all'interno della Gilda dei Maghi, nonostante le protezioni contro gli abusi che la negromante aveva sviluppato. Riuscì a radunare un piccolo gruppo di studenti, ma le promesse di potere fatte da Mannimarco erano molto più invitanti per i giovani iniziati. Vastarie, infine, scomparve, e la negromanzia "malvagia" del suo crudele ex amico continuò ad imperversare in tutta Tamriel.
Il trattato Sulla Negromanzia sembra incoraggiare un tipo di negromanzia che persegua il benessere delle anime coinvolte. Mentre molti testi di negromanzia suggeriscano ai novizi l'uso di cadaveri freschi, Sulla Negromanzia sostiene il contrario, asserendo che il "proprietario originario" rimane legato al corpo per giorni, mesi o anche anni dopo la morte. Tale "ombelico spirituale" si indebolisce nel tempo, ma quanto è più forte tanto la resistenza del proprietario al negromante è risoluta. Generalmente, alla fine il negromante vince la battaglia, ma in ogni caso lo spirito ne uscirà tormentato.
Un esempio ulteriore di negromanzia responsabile è l'uso della negromanzia "pratica" da parte degli Intrepidi durante le loro imprese. Considerano semplicemente la negromanzia una comune branca della magia, i cui benefici vengono eclissati dalla natura pubblicamente sconveniente della pratica. Pochi Intrepidi rifiutano di utilizzarla per motivi etici quando può significare la differemza fra la vita e la morte. In effetti, molte delle tecniche che insegnano ai propri membri trovano le basi nella negromanzia. Nonostante questo tipo di magia sia spesso associato a persone malvage, gli Intrepidi vengono visti in modo positivo, in quanto noti per aver saccheggiato le più grandi segrete di Nirn, dell'Oblivion fino ai luoghi particolarmente oscuri quali Clockwork City, spinti tanto dal desiderio di saccheggio quanto dalla brama di gloria. Come risultato, si sono guadagnati l'ottima reputazione di cacciatori di mostri e di pericoli in generale.
Storia[]
Sebbene la rianimazione dei corpi sia stata praticata in diversi modi fin da prima dell'avvento della Storia scritta, molte delle prime leggi riguardanti la negromanzia la bandivano pena la morte. Venne bandita dall'Ordine Psijic, che la consideravano tanto pericolosa quanto eretica. In seguito, all'epoca dell'arcimago Hannibal Traven, anche la Gilda dei Maghi bandì la pratica, il che spinse molti membri ad abbandonarla. Questo divieto rimase tecnicamente in vigore per tutta la storia della Gilda, anche se alcuni importanti arcimaghi lo ignorarono apertamente mentre altri furono sospettati di compiere riti negromantici in segreto. Sempre a dispetto della sua messa al bando, nel corso della Storia la negromanzia venne esplorata a fondo più o meno apertamente.
Per come è conosciuta oggi, la Pratica Oscura è stata sviluppata dall'elfo Mannimarco, detto il Re dei Vermi. Considerava la maggior parte dei negromanti dell'epoca "pazzi e deboli", e decantava solo le abilità dei suoi seguaci: l'Ordine del Verme Nero. L'unico ostacolo che temesse era Arkay. Le benedizioni di Arkay inibivano e contrastavano le perversioni negromantiche, specialmente la Legge di Arkay, un rituale che, se eseguito correttamente da un sacerdote del Divino, forniva a un cadavere un'incrollabile protezione dalla rianimazione. Mannimarco spronò i suoi seguaci a combattere Arkay in ogni occasione, sperando di poter eradicare una volta per sempre la sua benevola influenza sui morti.
Mannimarco e Vanus Galerion si incontrarono nei primi anni della Seconda Era, quand'erano entrambi studenti dell'Ordine Psijic. Divennero acerrimi nemici quando Mannimarco iniziò a rianimare e manipolare i morti; la condanna da parte di Galerion e dell'intero Ordine portò all'espulsione di Mannimarco. Giunto sulla terraferma, il negromante cominciò a gettare le basi del suo Ordine del Verme Nero. Si sospetta che la diffusione della negromanzia nel continente sia una delle ragioni che consentirono a Galerion di fondare la Gilda dei Maghi. Le influenze dei due maghi crebbero parallelamente, e la rivalità tra i due ex Psijic culminò in una battaglia ai piedi della Torre di Ceporah, che vide scontrarsi i seguaci di Galerion con quelli di Mannimarco, sostenuti da un'orda di non-morti. Alla fine, sia Mannimarco sia Galerion vennero creduti morti, ma i maghi della Gilda si proclamarono vincitori. Tuttavia, la vittoria fu relativa, giacché Mannimarco era riuscito a trasformarsi in un lich immortale. E, per estrema disgrazia del rivale, aveva fatto di Galerion il proprio servo.
Anche se Mannimarco e i suoi negromanti scomparvero per alcune decadi, per secoli insediarono la Gilda e l'intera Tamriel con le loro malvage macchinazioni. La loro influenza sull'evoluzione della arti arcane venne considerata pervasiva. Galerion sospettò che l'Ordine fosse responsabile della cattura delle anime, un'estensione della negromanzia che divenne pratica comune fra i maghi del continente. Numerosi funzionari governativi vennero accusati di non aver denunciato, per paura o brama di ricchezza, pratiche negromantiche avvenute sotto i loro occhi. Mannimarco venne ritenuto morto al termine della Terza Era, sebbe i suoi seguaci ritengono che abbia raggiunto la divinità e non possa venire ucciso veramente. In ogni caso, la negromanzia continua a imperversare.
Black Marsh[]
La decomposizione dei cadaveri è rapida, a Black Marsh, il che complica l'operato dei negromanti. A questo problema si aggiungono le malattie, le tribù guerriere argoniane e altre difficoltà proprie delle terre paludose. Sono rari i negromanti Argoniani, giacché per cultura vivono nel presente e percepiscono la morte come qualcosa che appartiene al passato. Alcune tribù, come i Veeskhleel, comunicano con i morti, e ciò è valso loro una cattiva reputazione. Alcuni negromanti Sload hanno operato con successo, in queste terre, anche se sono rimasti sempre vicino alle coste.
Cyrodiil[]
Nonostante i divieti riguardanti la negromanzia a Morrowind e nell'ambito della Gilda dei Maghi, la pratica è rimasta tecnicamente legale a Cyrodiil. In effetti, in diversi periodi della Storia della Provincia Imperiale la negromanzia è stata condotta estensivamente, oltre che pubblicamente tollerata. L'unico periodo in cui venne abolita nei territori dell'Impero fu durante il regno di Reman II, nella tarda Prima Era.
Si ritiene che gli Ayleid, gli estinti elfi selvaggi di Cyrodiil, possedessero conoscenze negromantiche straordinarie. È ben noto come utilizzassero armate di non-morti, anche se alcune leggende sostengono che tali orde di mostri derivassero da patti con i Daedra, piuttosto che da dirette abilità negromantiche. Durante l'Era Meretica, alcune delle loro città-stato praticarono la negromanzia per innumerevoli generazioni. La città di Abagarlas, che divenne un centro di adorazione di Molag Bal, divenne tristemente nota per le orde di non-morti che inviava contro i nemici.
Si noto che l'Impero abbia fatto poco uso di negromanti, cui venivano consegnati i corpi di traditori e criminali comuni per compiere i propri esperimenti. Nel 2E 582, nel corso della Guerra delle Alleanze, la Gilda dei Maghi cadde in disgrazia, a Cyrodiil, e venne bandita dalla Città Imperiale; questo fatto coincise con una nuova ascesa dell'Ordine del Verme Nero. All'epoca, infatti, era Mannimarco a governare, in segreto, l'Impero, alleandosi anche con gli stregoni dell'High Rock.
Elsweyr[]
Si ritiene che Elsweyr sia relativamente accomodante nei confronti della negromanzia. I Khajiiti non ritengono sacrilego il furto dei morti dai cimiteri, e nel porto di Senchal si vendono apertamente i cadaveri. Sebbene i corpi non si conservino molto nelle foreste, i deserti di Elsweyr li mantengono in buone condizione per secoli, consentendo ai negromanti di utilizzarli in modo abbastanza semplice. Inoltre, il modo in cui i corpi vengono seppelliti nei deserti, sotto a piccoli tumuli di pietre, è ideale per i negromanti che vanno a caccia di cadaveri.
Hammerfell e Orsinium[]
Nonostante la grande maggioranza dei Redguard aborrisca la negromanzia, la loro profonda devozione per gli antenati li ha spinti a rifuggire ogni sorta di interazione con i non-morti, il che li ha resi particolarmente vulnerabili nei confronti dei negromanti. Sembra che la loro repulsione per la negromanzia li abbia condotti ad avversare l'uso della magia in generale.
Gli Ash'abah sono una tribù di Redguard che si è posta l'obiettivo di purificare i mausolei e distruggere i non-morti ovunque li trovassero. A causa del loro contatto con i morti, sono stati trattati come un male necessario dall'ingrata società Redguard. Sono stati esiliati, e ora vivono come nomadi nelle terre desolate dell'Hammerfell, perennemente in caccia di nemici. Durante la Prima Era, come parte di un'alleanza con Tu'wacca, tre guerrieri Ansei sacrificarono le proprie anime per creare i Custodi Ansei, reliquie magiche che avrebbero impedito anche al più potente dei negromanti di resuscitare i morti.
I cadaveri degli Orchi sono particolarmente apprezzati dai negromanti per la loro pelle coriacea e le ossa resistenti. Verso la fine della Terza Era, un gruppo di negromanti tentò di stabilire un commercio di cadaveri con Orsinium, ma non si sa che tipo di accoglienza abbiano ricevuto.
High Rock[]
I negromanti hanno sempre dovuto operare nell'ombra, nell'High Rock, in quanto i cittadini li guardano con ostilità. Tuttavia, viaggiatori particolarmente incauti possono ritrovarsi alla loro mercé, se non prestano attenzione. I cosiddetti Gravesingers, i più potenti fra gli stregoni dell'High Rock, si dice abbiano un talento straordinario nel controllo dei morti. Durante la Guerra delle Alleanze, nel 2E 582, uno di questi personaggi, chiamato Angof, profanò Cath Bedraud, il grande cimitero della nobiltà di High Rock, e tentò di impossessarsi dell'intera Glenumbria. La Guardia del Leone dell'Alleanza di Daggerfall, da sempre nemica dei negromanti, riuscì infine a debellare la minaccia. Nella stessa epoca, venne sgominato anche un gruppo di negromanti che trafficava in cadaveri sull'isola di Betnikh.
In ogni caso, la negromanzia avrebbe perseguitato High Rock per i secoli seguenti. Nel 3E 253, la gente di Dwynnen si ritrovò sotto la minaccia di un lich e della sua orda di non-morti; il mostro venne sconfitto da Othrok, l'eroe che diverrà il Barone della città. Nel 3E 267, il Barone Othrok guiderà una coalizione di nazioni dell'High Rock contro Camoran l'Usurpatore, le cui armate di non-morti avevano falcidiato l'ovest di Tamriel per più di un decennio.
Specialmente nel nord della Provincia, un'ancestrale tradizione Bretone prevede la cremazione dei morti. La gente delle terre meridionali, tuttavia, spesso seguono la pratica imperiale di seppellire i cadaveri. Questo ha portato alla costruzione di cimiteri, come Cath Bedraud, spesso profanati dai negromanti. High Rock è spesso tormentata da guerre intestine, e i seguaci della Pratica Oscura possono raccogliere le proprie risorse sui campi di battaglia. Si dice che le fogne di Wayrest ospitino un fiorente commercio di cadaveri destinati alla pratica negromantica.
Le credenze popolari Bretoni non considerano la negromanzia una causa del vagare degli spiriti dei morti. Si crede che le "infestazioni" avvengano quando lo spirito di un morto semplicemente non vuole andarsene. Tali eventi sono considerati comuni in diverse località, ad esempio le brughiere di Glenumbria.
Morrowind[]
Causa le tradizionali pratiche di culto degli antenati, i Dunmer vedono la negromanzia come puro male, e l'hanno messa fuorilegge in tutta Morrowind. Tuttavia, le razze umane di Tamriel associano spesso la venerazione degli antenati e degli spiriti magici alla negromanzia, e questo è parzialmente responsabile della cattiva reputazione che hanno gli elfi scuri nel resto del continente. I Dunmer reputano questa credenza come un ignorante fraintendimento, in quanto, a Morrowind, le pratiche negromantiche non strettamente legate ai rituali del clan sono aborrite.
Questa distinzione non ha significato, per le razze umane, giacché i Dunmer li considerano, al pari delle razze bestiali, poco più che animali. Se la cultura Dunmer considera abominevole la manipolazione delle anime degli elfi scuri, non la proibisce sui resti umani o animali. I Telvanni, in particolare, ottennero la reputazione di maestri negromanti, ma si dice non abbiano mai usato corpi di altri Dunmer.
Sotto il Terzo Impero, gli ufficiali Imperiali registrarono le pratiche Dunmer di venerazione degli antenati e degli spiriti come una religione vera e propria, e si misero a protezione di questi culti fintantoché non fossero entrati in conflitto con le leggi dell'Impero. Privatamente, molti commercianti e ufficiali Imperiali ritenevano le pratiche Dunmer simili ai riti negromantici, o, quantomeno, barbariche. Nel corso della Terza Era, la visione che i Dunmer avevano della negromanzia si evolvette. Al termine dell'era, la pratica della negromanzia sulle razze considerate "accettabili" era generalmente vista come un abominio. Intorno al 3E 427, Morrowind era l'unica provincia ove la negromanzia era proibita. Tuttavia, i riti negromantici restarono praticabili fino a quando rimase in vigore la pratica della schiavitù, che consentiva ai negromanti di attingere a un bacino virtualmente illimitato di corpi freschi.
Skyrim[]
A Skyrim, i negromanti ebbero sempre molta libertà di operare, in virtù del terreno inospitale che forniva molti luoghi isolati ove compiere i riti e del freddo che contribuiva a preservare i corpi (soprattutto nella neve). Mentre, attualmente, la popolazione si oppone alla negromanzia come in ogni altra provincia, non fu sempre così fra i Nord, e Skyrim ha una lunga e complicata storia di pratiche negromantiche.
Nell'antica Skyrim, i potenti Sacerdoti del Culto del Drago seppellivano i propri seguaci insieme a loro, costringendoli a servirli anche dopo la morte grazie ad oscuri rituali negromantici. Ogni notte, i gruppi di draugr si risvegliavano per prostrarsi di fronte al loro signore, cedendo la propria forza vitale per preservarlo. Dopodiché, tornavano nelle proprie tombe per recuperare le energie. Questi draugr "inquieti" sono considerati in qualche modo diversi dai draugr resuscitati dai negromanti (con il termine "draugr" ci si può riferire, generalmente, a ogni Nord non-morto). Tale pratica di legare i servi al proprio padrone anche nella morte venne apparentemente abbandonata dal popolo di Skyrim a seguito della sconfitta del Culto del Drago nell'Era Meretica, culto eradicato definitivamente nel 1E 140. Gli antichi Nord erano anche noti per incassare le tombe in una forma incantata di ghiaccio conosciuta come stalhrim, che avrebbe dovuto proteggere i cadaveri dalla negromanzia. Tuttavia questa pratica cadde in disgrazia. Nonostante ciò, apparentemente i Nord continuarono a seppellire i propri morti nello stesso modo. I numerosi corpi ben conservati presenti nei tumuli di Skyrim sono praticamente tesori per molti intraprendenti necromanti, che possono comandare anche i draugr inquieti impregnandoli di spiriti leali.
In epoca moderna, la negromanzia viene praticata in segreto da molti fuorilegge. Imbattersi in gruppi di negromanti nascosti in caverne o tumuli sperduti è uno dei principali pericoli che può dover affrontare un avventuriero che attraversa Skyrim. Nella rinomata Accademia di Winterhold la negromanzia è considerata un legittimo campo di studi arcani, a patto che gli esperimenti vengano condotti in modo discreto e in accordo alle norme dell'Accademia. I nativi del Reach hanno una lunga tradizione di negromanzia praticata su sé stessi (nel passato, tuttavia, alcune tribù proibirono questa pratica).
Nel corso della Guerra del Diamante Rosso, Potema, la Regina Lupo di Solitude, trasformò il suo regno in una "terra di morte". Insieme ai suoi negromanti evocò armate di non-morti dai propri nemici caduti, e lanciò ripetuti assalti all'imperò finché non svanì definitivamente nel 3E 137. Intorno al 4E 201, una schiera di negromanti tentò di evocare e legare il suo spirito, ma vennero sconfitti dal Sangue di Drago. Lo spirito della Regina Lupo, straordinariamente potente, venne così bandito prima che potesse portare nuovo dolore al mondo mortale.
Isole Summerset e Thras[]
Le Isole Summerset non furono solo la terra natale di Mannimarco, ma anche la patria degli Altmer del Clan Direnni, i primi a svelare i segreti dell'evocazione delle anime. Nonostante ciò, per i negromanti la terra degli elfi alti è ancora meno ospitale di Valenwood. Pochi Altmer scelti hanno il permesso di studiare la negromanzia, ma la loro ricerca sembra incentrata sull'estensione della durata della vita mortale piuttosto che sui tradizionali obiettivi della negromanzia. Tuttavia, questi negromanti sono le uniche eccezioni di una legislazione molto severa. Ogni esperimento sulla manipolazione delle anime, inclusa la cattura, viene considerata assimilabile alla negromanzia, quindi proibita. Sulle Isole Summerset, la negromanzia non autorizzata è punita con le pene più crudeli.
L'animosità degli Altmer nei confronti della negromanzia venne intensificata dai lunghi scontri con gli Sload di Thras, che usarono per lungo tempo la propria maestria nelle Arti Oscure per portare orrore e scompiglio sulle Isole. Praticamente ogni storia o diceria riguardante gli Sload è connessa alla negromanzia. Quando i Redguard giunsero a Tamriel nel 1E 808, portarono con sé la tradizione di seppellire i propri criminali sulle isole al largo della costa. Gli Sload trasformarono questi cimiteri in laboratori per i propri esperimenti negromantici. I Redguard riuscirono a respingere gli invasori, ma esistono resoconti di Sload apparsi sulle isole fra Stros M'Kai e Abibon-Gora risalenti alla Terza Era inoltrata. Mercanti Sload erano noti per comprare schiavi a Tear, e giunsero voci di navi Sload volanti che trasportavano cadaveri da Senchal. Il loro interesse per i cadaveri tamrielici, fa supporre che gli Sload, similmente ai Dunmer, rifiutino di praticare la negromanzia sui membri della propria razza.
Valenwood[]
Si dice che i Bosmer di Valenwood possiedano un'avversione per la negromanzia che "va oltre ogni ragione". Inoltre, sebbene non seguano i riti di Arkay per proteggere i morti dai negromanti, la loro pratica di cannibalismo rituale riduce la disponibilità di cadaveri, rendendo Valenwood una terra particolarmente ostile per i seguaci delle Arti Oscure. L'intolleranza nei confronti della negromanzia sembra esagerata, giacché molti individui mostrano poco interesse per la rianimazione dei morti.
Molto tempo fa, quando un gran numero di Ayleid viveva nel Valenwood, venne fondata la città di Hectahame. Hectahame sorgeva su un sito di immenso potere noto come Cuore di Valenwood. Un negromante il cui nome è andato perduto ritorse il potere del Cuore, che originariamente donava vita, per suscitare un'orda di non-morti così grande che la città dovette essere sigillata per contenere la minaccia. Nel 3E 249, Camoran l'Usurpatore riuscì a radunare una grande armata di Daedra e non-morti, e in appena due anni riuscì a conquistare l'intera Valenwood.
Altri Reami[]
Coldharbour[]
Durante l'Interregnum, nel corso della Fusione dei Piani, il Reame Daedrico di Molag Bal, Coldharbour divenne il punto di partenza per l'assalto negromantico di Mannimarco a Tamriel. Il Castello del Verme, costruito da schiavi senzanima nel reame, fu il punto di arrivo per innumerevoli innocenti che si videro strappare l'anima per diventare a loro volta schiavi non-morti.
La Luna del Negromante[]
A seguito della Curvatura Occidentale, l'Ordine del Verme Nero giunse a credere che Mannimarco, il loro Re dei Vermi, fosse asceso a diventare il Dio dei Vermi, rappresentato dalla Luna del Negromante (detta anche Revenant). I cultisti pensarono che egli li avrebbe salvati nel Giorno del Giudizio, e costruirono altari che, una volta illuminati dalla luce della Luna del Negromante, tramutavano gemme dell'Anima supreme in gemme Nere, capaci di intrappolare le anime di mortali senzienti.
Le Isole Shivering[]
Le Isole Shivering, il Piano dell'Oblivion governato da Sheogorath, il Principe della Follia, ha un proprio stile di negromanzia e di non-morti. Gli shamble, scheletri assemblati in modo strano con ossa di animali ignoti, sono assai comuni in molte delle rovine delle Isole. Una degli abitanti, Relmyna Verenim, condusse studi negromantici per anni, sulle Isole, e divenne abile nella creazione di atronach della carne.
Fu responsabile della creazione del primo e secondo Guardiano, un gigantesco atronach della carne incaricato di sorvegliare l'ingresso delle Isole. Molto del suo lavoro era incentrato sull'angoscia fisica e psicologica che riusciva a provocare nelle sue cavie. Le smembrava in diversi modi prima di resuscitarle e obbligarle a combattere, una volta dopo l'altra. Concluse che l'effetto dello smembramento era indipendente dalla razza. Scrisse: "Che sia bestia o uomo, la rimozione di un arto, funzionale come una mano o periferico come una coda, ha effetti diversi sul soggetto, dovendo fare di più con un temperamento individuale rispetto a qualsiasi dotazione biologica o culturale". I suoi studi hanno apparentemente richiesto un enorme numero di soggetti. "Condizionamento dell'Appetito rettile" consisteva nel forzare uno stretto legame quasi familiare fra rettili di specie differenti, quindi fare in modo che si uccidessero e mangiassero l'un l'altro. "Progetto Sangue di segugio" prevedeva di iniettare sangue di zombie nei cani in modo da renderli più feroci. In un altro progetti testò la resistenza al dolore di femmine incinte, infine strappandole e resuscitandole. Pianificò di scrivere una guida su come rimuovere determinate appendici corporee dalla popolazione per creare una società migliore.
Il Tumulo dell'Anima[]
I negromanti sono noti per stringere patti con i Maestri Ideali del Tumulo dell'Anima. In cambio delle anime, ai negromanti viene concessa l'abilità di evocare armate di non-morti dal reame. Tuttavia, talvolta cadono vittima dei Maestri, e finiscono intrappolati essi stessi nel Tumulo.
Nel gioco[]
- Negromanzia (Oblivion)
- Negromanzia (Skyrim)
Galleria[]
Curiosità[]
- Una teoria sulle Fatue madri di Skyrim sostiene che siano potenti streghe negromanti appartenenti ad antiche culture perdute trasformatesi in una sorta di lich.
- Mannimarco, Re dei Vermi asserisce che Mannimarco sia un "primo dei lich immortali" del mondo.
- L'autore di Sulla Negromanzia si firma semplicemente con "V"; probabilmente si tratta di Vastarie, famosa studiosa di negromanzia.
- L'autore di Arkay il Nemico si firma semplicemente come "KW"; probabilmente si riferisce a Mannimarco, il Re dei Vermi ("King of Worms").
- Gli ashlander di Morrowind sospettano che l'estensione della durata della vita dei membri del Tribunale sia dovuta alla negromanzia.
- Il popolo Skaal di Solstheim ha esiliato i negromanti.
- La Guida Tascabile all'Impero, Terza Edizione: Altre Terre si riferisce a Mannimarco come "l'eroe degli Sload". L'Ordine del Verme Nero riporta di voci che asseriscono che il culto di Mannimarco abbia stretto relazioni con gli Sload intorno al 2E 582; il tipo di rapporti intercorsi, però, è del tutto sconosciuto.
Per approfondire[]
- Anime, Bianche e Nere
- Antenati e Dunmer
- Arkay il Nemico
- La luna del negromante
- La leggenda di Vastarie
- Le Arti Oscure sotto processo
- Mannimarco, Re dei Vermi
- N'Gasta! Kvata! Kvakis!
- Sulla Negromanzia