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Shor è la versione nordica di Lorkhan. Dopo la creazione del piano mortale, si schierò dalla parte degli uomini. Gli dei stranieri (quelli elfici) cospirarono contro di lui, sconfiggendolo e condannandolo a un "mondo di sotto". Il mito atmorano lo dipinge come un re guerriero che, assetato di sangue, porta ripetutamente le schiere degli Uomini (i discendenti degli Ehlnofey Erranti) alla vittoria contro gli Antichi Ehlnofey (i Mer) oppressori. Prima della propria condanna, Shor, chiamato a volte Dio dei Bambini, fu capo degli dei, titolo attribuito solo ad un'altra divinità, Akatosh. Si crede che Shor si trovi a Sovngarde, un'utopia che egli stesso creò nell'Aetherius per farne il paradiso dei Nord che sono caduti combattendo valorosamente. Sebbene sia morto, le antiche leggende Nord asseriscono che il fantasma di Shor possa essere riportato ("cantato") al mondo in determinati momenti importanti della storia nordica.

Storia[]

Esistono non numerose leggende Nord riguardanti Shor e i suoi compatrioti. Kyne fu sua moglie, quindi la sua vedova, Stuhn fu uno dei suoi compagni di scudo, e Tsun cadde proteggendolo. Si dice abbia combattuto Alduin sul piano spirituale all'inizio dei tempi. "Lorkhan" viene accettato come nome elfico di Shor; i due sono spesso visti come la medesima entità, così come Shezarr (sebbene la reputazione di "Fratello Mancante" degli Otto Divini sia stata lievemente attenuata per non offendere le culture elfiche e quelle che le avevano influenzate). Shor viene considerato anche uno degli "aspetti" di Lorkhan.

I Nord credono che il capo dei loro dei sia stato ucciso nei tempi antichi da giganti elfici (vedi Pantheon Aldmeri), infuriati a causa della creazione del piano mortale. Durante l'Era dell'Alba, cospirarono contro Shor e lo portarono alla disfatta. Gli strapparono il cuore e lo usarono come stendardo per incutere terrore ai Nord. Questo funzionò fino a che Ysgramor non lanciò un'invettiva e i Nord risposero all'attacco. Sapendo che infine avrebbero perso, i giganti elfici nascosero il Cuore di Shor in modo che i Nord non avrebbero mai più avere indietro il proprio dio. Tempeste, pioggia e gli altri naturali associati alla dea Kyne si dice siano cominciati in seguito a questo leggendario e tragico evento.

Antico Percuotitore[]

Secondo gli studiosi Imperiali, i Nord credono che il loro antico nemico di Atmora, Orkey, li abbia ingannati, sottraendo, tramite una malvagia magia, i loro anni fino all'età di sei. Usando mezzi ignoti, Shor rivelò l'inganno e rimosse la maledizione, "deviandone" gran parte sui vicini Orchi.

Una leggenda Nord scende nel dettaglio, spiegando che durante il regno del grande Re dei Re Wulfharth, nella Prima Era, Orkey evocò Alduin, e il Divoratore del Tempo "mangiò" a quasi ogni Nord tutti gli anni fino all'età di sei. Il bambino Wulfharth invocò l'aiuto di Shor, il cui fantasma combatté ancora una volta Alduin sul piano spirituale, uscendo vittorioso. Il popolo di Orkey, gli orchi, cadde in disgrazia. Fu osservando questa battaglia nel cielo che Wulfharth imparò un nuovo uso del Thu'um che gli consentì di salvare il proprio popolo.

La Montagna Rossa[]

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"Non cerco vendetta sui Nani per le ragioni addotte dal Tribunale. Tuttavia, è vero che essi periranno per mia mano insieme a chiunque si unirà a loro."
―Shor[src]

Durante la Guerra del Primo Consiglio, intorno al 1E 700, i Nord appresero dal Chimer Dagoth Ur che il riscoperto Cuore di Shor era al centro di una disputa tra Dwemer e Chimer. Le Lingue evocarono il fantasma di Shor, che radunò un esercito come già aveva fatto in passato. Poi risucchiò le ceneri da tempo disperse del Re Wulfharth per rigenerarlo e metterlo alla testa dell'armata. Ma il Demone Dagoth pretese quel ruolo per sé, vantando il merito di aver portato ai Nord le informazioni sul Cuore. Shor, quindi, li fece generali entrambi, e si mise in marcia verso Resdayn.

Cuore Lorkhan

Il Cuore di Lorkhan.

I miti nordici differiscono su quello che accadde durante la Battaglia della Montagna Rossa, che si combatté poco dopo. Una storia afferma che l'intera storia fu uno stratagemma, e che quando le forze di Shor giunsero alla Montagna Rossa, Chimer e Dwemer si unirono contro di loro. I loro stregoni sollevarono il vulcano e lo scagliarono su Shor, intrappolandolo nelle profondità della montagna fino alla fine dei tempi.

Un'altra leggenda, "segreta", asserisce che il Cuore di Shor era veramente alla Montagna Rossa. Per ordine di Shor, i suoi generali riunirono un gran numero si soldati di ogni tipo, addirittura stringendo un'alleanza con gli Orchi. Molti Nord non vollero combattere al fianco dei loro tradizionali nemici, neanche di fronte al grande vulcano, ed erano prossimi alla diserzione. Ma vennero trattenuti e galvanizzati da un appassionato discorso di Wulfharth, che spiegò come fosse importante che l'esercito di Shor rimanesse unito. Shor riottenne per breve tempo il proprio cuore, durante la battaglia, ma necessitava di tempo, e i suoi nemici lo aggredirono imbracciando gli Strumenti di Kagrenac. Nella mischia seguente, Shor venne ferito dal Re dei Nani, Dumac, che venne poi ucciso da Dagoth Ur, abbattuto a sua volta dal furioso compagno di Dumac, l'Hortator dei Chimer Nerevar. Shor riuscì a ferire mortalmente Nerevar, ma un sotterfugio dell'Hortator gli permise di strappare a Shor il cuore, sconfiggendo il capo degli dei ancora una volta.

Eredità[]

A molte figure importanti della storia sono attribuite relazioni con Shor. Sant'Alessia venne chiamata Moglie di Shor. Quando i Nord videro Pelinal Fasciobianco, durante la Rivolta Alessiana degli Schiavi, coperto di sangue elfico a seguito del Primo Pogrom, dissero che Shor era tornato, ma Pelinal sputò ai loro piedi, accusandoli di aver profanato il nome del capo degli dei. L'inaspettato successo del Re dei Re Gellir nella conquista di varie città-stato Dwemer di Skyrim durante la Prima Era venne attribuito alle benedizioni di Shor. Il fanatismo di Re Wulfharth gli valse l'appellativo di "Lingua di Shor" e di Ysmir, Drago del Nord.

Nei tempi oscuri seguiti alla caduta di Saarthal, Shor venne demonizzato dai governanti elfici della Bretonia, ove divenne noto come Sheor, l'Uomo Cattivo.

Credenze riguardanti Shor[]

L'aldilà di Sovngarde, nella cultura Nord, è visto come un patto divino tra Lorkhan (Shor) e i discendenti degli Ehlnofey Erranti che combatterono al suo fianco durante l'Era dell'Alba (più comunemente, gli Atmorani e i loro discendenti, i Nord). Secondo questo antico credo, l'anima degli uomini che possiedono un collegamento ancestrale con questi Ehlnofey verrà giudicata, alla loro morte, non in base a come hanno vissuto, ma in base a come sono morti. Le anime dei mortali che sono caduti in battaglia combattendo valorosamente ottengono il lasciapassare per Sovngarde, e guadagnano un posto nella Sala del Valore al fianco dei grandi eroi degli uomini caduti.

Veduta di Sovngarde

Panorama di Sovngarde.

Shor può essere considerato il capo di fatto dell'aldilà di Sovngarde, giacché le altre divinità dell'Era dell'Alba che qui risiedono, come Tsun, si riferiscono a Lorkhan come al proprio sovrano. È una rivelazione sorprendente, giacché la continua attività di Shor nel suo reame si trova in contrasto con l'accezione di "dio morto" di Lorkhan. Ciò può essere dovuto al fatto che gli Aedra possono essere uccisi come parte del contratto divino della creazione, il che significa che, a differenza dei Daedra, possono avere accesso ad un aldilà di loro creazione. Fra i Nord, e tra tutti coloro che discendono dagli Ehlnofey alleati di Lorkhan, Shor è oggetto di una fervente adorazione. Venerato come Capo degli Dei, similmente ad Akatosh, nonostante il proprio stato di "morto", e come nobile Signore di Sovngarde, Shor viene spesso invocato dai Nord, spesso come espressione di sorpresa. Su alcuni dei Muri del Potere che vennero eretti dagli antichi Nord durante l'Era Meretica, si trovano riferimenti a Lorkhan scritti nella lingua dei Draghi ove Shor viene chiamato "padre canuto". Una di queste iscrizioni, trovata su un Muro del Potere, può essere tradotta così:

"Nobile Nord, ricorda queste parole del padre canuto: Non temere lo spettro della morte, poiché è il messaggero della gloria e la tua guida per la grande Sovngarde."

Relazioni con Sovngarde[]

Quando l'Ultimo Sangue di Drago giunge a Sovngarde inseguendo Alduin, il Divoratore del Mondo, durante gli eventi di The Elder Scrolls V: Skyrim, all'interno della Sala del Valore il trono di Shor è vuoto. Gli spiriti degli eroi Nord e Atmorani che dimorano all'interno del salone giustificano l'apparente assenza del dio affermando che, se si fosse palesato al Sangue di Drago, la sua luce l'avrebbe accecato.

L'antico dio Nord delle prove contro le avversità, Tsun, in precedenza compagno di scudo di Lorkhan durante l'Era dell'Alba, ora monta la guardia al ponte di ossa di balena che conduce alla Sala del Valore. Egli racconterà al Sangue di Drago che non poche delle anime eroiche di Sovngarde erano ansiose di affrontare Alduin, mentre il drago entrava nel loro regno, ma che Shor per ora riusciva a trattenere il loro furioso assalto. Lo spirito di Ysgramor affermerà, poco dopo, che gli onorevoli morti di Sovngarde avevano rinfoderato le proprie armi per ordine di Shor, il quale aveva presumibilmente previsto la venuta del "fatidico errante", il Dovahkiin.

Relazioni con Nirn[]

Insieme ad Akatosh, Shor (Lorkhan) è una delle due divinità presenti nelle tradizioni religiose di tutte le culture di Tamriel. Unanimemente riconosciuta come la divinità maggiormente responsabile della creazione del mondo, le interpretazioni di Lorkhan differiscono fra le culture di Uomini e Mer. In particolare, i primi lo vedono come patrono e dio-eroe caduto della stirpe mortale, mentre i secondi lo guardano come un dio-demone ingannatore colpevole di aver separato la loro essenza immortale dal mondo spirituale.

Quando il Sangue di Drago accede a Sovngarde e si presenta come Arcimago dell'Accademia di Winterhold, Tsun lo accoglie con le parole: "Ben trovato, mago di Skyrim. I Nord possono aver perso il rispetto dei loro antenati per l'Arte Acuta, ma i tuoi compagni affollano questa sala. Qui, nella casa di Shor, ancora la onoriamo". Quest'affermazione di Tsun rivela che Lorkhan è rimasto ben informato riguardo al reame mortale, nonostante il suo status di "dio morto".

Il collegamento persistente fra Shor e il piano mortale che ha creato si evince anche dall'Urlo Grido del Valore un dono che Tsun conferisce al Sangue di Drago nel nome di Lorkhan per aver sconfitto Alduin. Questo Thu'um dà la possibilità al Dovahkiin di portare per breve tempo su Nirn uno degli eroi di Sovngarde, il che dimostra come Shor abbia l'autorità di riportare i morti al reame del viventi; un potere divino che il dio eserciterà per intero nell'Ultima Guerra, quando lui e le anime eroiche che ha radunato usciranno per mostrare il loro finale, miglior valore.

Tradizioni bardiche[]

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"E il Re di Cenere, Wulfharth, Ysmir il Canuto, si recò dagli Orchi in veste di pacificatore, nonostante nelle sue vene scorresse sangue Nordico, e portarono molti soldati ma nessun mago. Molti Nord non poterono allearsi con i loro nemici di sempre, nemmeno dinanzi alla Montagna Rossa. Erano vicini alla diserzione. Allora Wulfharth disse: "Non vedete dove vi trovate veramente? Non capite chi è veramente Shor? Non capite cosa significa veramente questa guerra?" E guardarono prima il Re, poi il Dio, i Demoni e infine gli Orchi, ma solo alcuni erano consapevoli, veramente consapevoli, e furono coloro che restarono."
―Anonimo[src]

Lingua di Shor[]

Lingua di Shor è il primo dei cinque canti, risalenti al 1E 500, che narrano le gesta del re Nordico Wulfharth. Dopo la sconfitta dell'armata Alessiana nella Battaglia di Glenumbria Moors, durante la quale Re Hoag Merkiller venne ucciso, Wulfharth di Atmora venne eletto Re dei Nord dal Patto dei Capi. Il suo Thu'um era così potente che non poté giurare verbalmente, e servirono alcuni scribi per vergare le sue parole. Immediatamente dopo venne promulgata la sua prima legge: subitanea restaurazione del tradizionale Pantheon Nord. L'Ordine Alessiano venne messo fuorilegge, i suoi sacerdoti vennero bruciati sui roghi e le sue sale date alle fiamme.

Assiomi[]

  • "Per le ossa di Shor!" è un'esclamazione assai comune fra i Nord, generalmente usata per esprimere sorpresa o shock.

Curiosità[]

  • Si dice che qualcuno chiamato "Shor-El" abbia riferito che Cyrodiil divenne un uovo durante la millenaria Frattura del Drago della Prima Era.
  • Pietra di Shor è il nome di una piccola comunità mineraria di Skyrim.
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