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Solstheim è un'isola localizzata a nordovest di Vvardenfell e a nordest di Skyrim. Il clima è quello tipico delle regioni settentrionali di Skyrim, freddo e nevoso. Sull'isola sono presenti miniere d'ebano utilizzate e controllate dall'Impero. La principale roccaforte imperiale sull'isola è Forte Frostmoth. Su Solstheim hanno luogo gli eventi di The Elder Scrolls III: Bloodmoon.
Storia[]
All'epoca di Bloodmoon, la presenza imperiale sull'isola era limitata al solo Forte Frostmoth. Il Nerevarine visitò l'isola e contribuì alla costruzione di Roccia del Corvo, un'insediamento minerario che sorge sulla costa sud-occidentale. La città possiede il più grande deposito di ebano grezzo di tutta Solstheim, diventando una delle principali fonti di ebano dell'Impero. Nel folklore dei nativi sono numerose le leggende su Falmer ed Elfi della Neve.
Si dice che nel corso degli eventi di The Elder Scrolls IV: Oblivion i Nord tentarono di occupare l'intera isola, e i soldi per le miniere si esaurirono.
Durante gli eventi di 'An Elder Scrolls Novel: The Infernal City', si dice che molti Dunmer furono costretti a migrare sull'isola a seguito dell'invasione di Morrowind da parte degli An-Xileel. Dopo la devastante eruzione della Montagna Rossa e la distruzione di Vivec, che rischiò di cancellare per sempre la cultura Dunmer, i Nord di Skyrim donarono agli elfi Solstheim per farne la loro nuova casa.
Prima degli eventi di Dragonborn, buona parte del paesaggio dell'isola cambiò drasticamente, in quanto l'eruzione della Montagna Rossa coprì buona parte delle regioni sudorientali di cenere rovente. Per un certo periodo gli abitanti di Solstheim furono vittime del misterioso e malvagio Miraak. Membri della Casata Telvanni si insediarono nella regione orientale, e i Redoran presero il controllo di Roccia del Corvo.
Descrizione[]
Solstheim è molto simile a Skyrim, con fitte foreste nelle regioni centrali e meridionali, note come Foresta di Hirstaang. La regione centrale è punteggiata da verdi pianure e basse colline, conosciute come Pianure Isinfier. La regione nordoccidentale è dominata dai Monti Moesring, i più alti di Solstheim, inospitali e perennemente coperti di neve. Un grande ghiacciaio copre la costa nordoccidentale dell'isola, mentre a nordest, sulla Costa Felsaad sorge un villaggio Skaal, chiuso a sud dal Lago Fjalding.
Tre fiumi scorrono attraverso Solstheim: il Fiume Iggnir, il Fiume Harstrad e il Fiume Isild.
Similmente a Bruma a Cyrodiil e a Whiterun a Skyrim, i Nord nativi di Solstheim, noti come Skaal, hanno il medesimo tipo di architettura, ossia case e capanne di legno decorate con elaborati intagli. I loro insediamenti hanno grandi sale ove si beve idromele, come il Grande Salone e Thirsk. Gli Skaal hanno tradizioni uniche, e alcune grandi pietre sacre posizionate in tutta l'isola.
Tumuli e antiche tombe punteggiano Solstheim, così come molte caverne ghiacciate. È possibile incontrare numerose creature endemiche, come Bristleback, spriggan, orsi, lupi e i pericolosi Riekling.
Hircine[]
Il Principe Daedrico Hircine è noto per esercitare una pesante influenza sull'isola e sui suoi abitanti. Il Daedra si presenta su Solstheim al termine di ogni era per una caccia insieme ai suoi fedeli licantropi. Gli Skaal chiamano questo funesto evento Profezia della Luna di Sangue, giacché, quando Hircine comincia la sua caccia, Secunda si tinge di rosso.
Curiosità[]
- Digitando 'coc solstheim' nella console, il Nerevarine viene portato un una cella nera completamente vuota eccetto per una grande statua di Molag Bal.
- Non ci sono khajiiti su Solstheim, e l'unico argoniano vivente è Si-crogiola-al-sole, il guardiano della banchina di Forte Frostmoth. Sull'isola è possibile rinvenire i cadaveri di molti appartenenti alle razze bestiali, specialmente nella caverna di Sjobal, ove venne trucidato un intero gruppo di schiavi.
Apparizioni[]
- The Elder Scrolls III: Morrowind (Solo menzionata)
- The Elder Scrolls IV: Oblivion (Solo menzionata)
- The Elder Scrolls V: Skyrim (Solo menzionata)