Descrizione[]
Con Stanze Colorate ci si riferisce al reame dell'Oblivion associato a Meridia, Principe Daedrico delle Energie Infinite. Dal poco che si è visto delle Stanze Colorate, sembrano essere l'incrocio fra una barriera corallina e un grande campo di pietre fluttuanti, disseminato di colorati sentieri di polvere e nuvole. Il "terreno" fra le pietre appare come acqua luminescente, abbastanza solida, però, da poterci camminare sopra. Abitano le Stanze Colorate gli Auroran e i loro cavalli da battaglia, le armate di Meridia. Sono essi fatti di pura luce, e il colore della loro pelle può assumere virtualmente ogni sfumatura. Si ritiene risiedano nelle Stanze Colorate anche i Santi Dorati.
Storia[]
Le Stanze Colorate vennero formate quando Meridia abbandonò Mundus insieme ai suoi Orfani delle Stelle. Tuttavia, invece di volare a Aetherius, Meridia si diresse nel Vuoto. Gli altri Principi Daedrici la rimproverarono per questa violazione. Piegando la luce di Magnus, Meridia costruì la propria sfera dal caos del Vuoto, creando un nuovo Piano dell'Oblivion.
Dopo aver sconfitto Molag Bal nella di lui fortezza, il Vestige venne condotto nelle Stanze Colorate per essere riunito alla propria anima. In questa occasione, Meridia gli disse che ogni compagno sacrificatosi per la sua causa era ora parte della sua anima. In quel momento apparve Molag Bal, il quale con calma si complimentò per le prodezze del Vestige, informandolo poi dell'interesse che aveva suscitato fra gli altri Principi Daedrici e del fatto che non comprendesse le politiche dell'Oblivion. Si materializzò all'improvviso Meridia ingiungendo a Bal di uscire dal sue reame, cosa che questi fece dopo averla irrisa un'ultima volta.
Inoltre, qui è dove lo spirito di Umaril l'Implume si rifugiò dopo essere stato ucciso da Pelinal Fasciobianco.
Note[]
Questo reame viene menzionato nel libro Esegesi di Merid-Nunda.
Galleria[]
Curiosità[]
In un dialogo con il Campione di Cyrodiil, Mankar Camoran chiama erroneamente "Stanze Colorate" Coldharbour, che è invece il dominio di Molag Bal.