Gli Uomini del Reach sono una razza originaria del Reach Occidentale e, in seguito, del Reach. Noti come "gli stregoni di High Rock", le altre razze di Tamriel li reputano spesso semplicemente barbari selvaggi. Sebbene siano un ramo del ceppo razziale Bretone, né i Bretoni né gli uomini del Reach si considerano affini.
Biologia[]
Essendo il Reach una regione schiacciata tra Skyrim, l'Hammerfell e l'High Rock, i nativi condividono antenati sia con le razze umane sia con quelle elfiche di Tamriel. Le loro origini si possono ricondurre a quando Mer e Uomini iniziarono a incrociarsi nel Reach Occidentale. Nel corso della Guerra di Successione, gli Elfi di High Rock massacrarono le popolazioni Nord che abitavano nelle terre occupate, ed è per questo che gli uomini del Reach trovano le proprie origini sia nelle razze elfiche sia in quelle umane. Si ritiene che gli uomini del Reach si siano in seguito incrociati anche con Nede, Imperiali, Orsimer e addirittura Daedra.
Storia[]
Prima Era[]
È accertato che i Nord non entrarono mai in contatto con Nede o Manmeri fino a quando non invasero le loro terre nel corso delle Conquiste di Skyrim. A causa di ciò, è probabile che i nativi entrarono per la prima volta nel Reach di Skyrim durante o nel corso delle Conquiste e la Guerra di Successione, quando le zone occidentali di Skyrim, Reach incluso, vennero occupate dall'Egemonia Direnni, che si assicurò quindi anche il dominio sule terre originarie dei nativi. Verso il 1E 500, gli uomini del Reach furono protagonisti di una sanguinosa rivolta contro gli Elfi Direnni, rivendicando per sé stessi il Reach Occidentale e il Reach di Skyrim, occupato dagli stessi elfi. Nel corso della ribellione, quasi tutti gli Altmer del Reach Occidentale persero la vita. Si dice che gli uomini del Reach presero dimora a Markarth poco dopo la misteriosa scomparsa dei Dwemer (circa 1E 700).
Assedio di Orsinium[]
Durante il trentennale Assedio di Orsinium, il Clan Winterborn si schierò, in qualità di truppe mercenarie assoldate da Re Joile, con le forze di Daggerfall, Sentinel e Cavalieri del Drago, sotto il comando del Generale Mercedene, la "Bestia del Reach". I Winterborn erano stati precedentemente guidati da Evandene, che perse però il suo titolo quando si rifiutò di uccidere gli abitanti inermi di un villaggio. Sua figlia Mercedene la sfidò immediatamente a duello, la uccise, le strappò il cuore e lo divorò. Dopodiché comandò ai Winterborn di massacrare a colpi di freccia gli abitanti del paese, quindi appose il cadavere di sua madre come decorazione su un altare di Malacath.
Tra il 1E 952 e il 1E 973, Mercedene catturò Rokaug, fratello del famoso eroe orchesco Baloth Zanna-Insanguinata. Sotto ordine di Joile, ella organizzò un duello tra Baloth e Gaiden Shinji. Questi venne obbligato ad accettare sotto la minaccia che, se si fosse rifiutato, Lord Trystan avrebbe preso il suo posto. Mercedene e Joile manipolarono Baloth dicendogli che suo fratello Rokaug era stato ucciso dalle forze Winterborn, facendo sì che si alleasse con Re Golkarr della Prima Orsinium.
Nell'infuriare del duello, mentre Shinji e Baloth lottavano, Mercedene ordinò agli arcieri di Joile di ucciderli entrambi, eliminando così i soldati più forti sia di Orsinium sia dell'Hammerfell. Lord Trystan aveva scoperto il piano poco prima, ma giunse troppo tardi, quando ormai i due eroi giacevano a terra. Ordinò quindi al Comandante Reliana di uccidere Mercedene per il proprio tradimento, e così avvenne. Trystan, Reliana e Rokaug abbandonarono il corpo di Mercedene a Orsinium, ove più tardi risorgerà nella forma di una Fatua Madre conosciuta come "Mercedene la Maledetta". Joile non rese il sacrificio di Mercedene vano, portando a termine in seguito la propria invasione dell'Hammerfell, cadendo però durante la Battaglia di Passo Bangkorai.
L'Aquila Rossa[]
Il dominio dei nativi sul Reach durò fino all'XI secolo della Prima Era. All'epoca, quella terra era frammentata in dieci regni perennemente in guerra fra loro. Il più importante di questi, noto come Colline Divise, diede i natali all'eroe Faolan, meglio conosciuto come Aquila Rossa. Era stato profetizzato che l'Aquila Rossa avrebbe portato finalmente la pace fra i regni in conflitto unendoli in un'unica potenza. Tuttavia, nel 1E 1030, il Reach venne invaso dall'Imperatrice Alessiana Hestra. Gli Alessiani conquistarono tutti i regni, uno dopo l'altro, fino a che non rimase solo Colline Divise. L'Imperatrice inviò un'offerta di resa a Faolan, e quando questi rifiutò gli anziani del regno lo esiliarono, prima di arrendersi a Hestra. Con l'intento di reclamare il Reach dall'Impero, Faolan organizzò una resistenza di fedeli nativi, utilizzando il complesso sistema di caverne del Reach per attaccare le guarnigioni imperiali e coloro che considerava traditori della propria razza. Dopo la visita da parte di un'hagraven, l'Aquila Rossa sacrificò la propria umanità per diventare forse il primo dei Cuori di Rovo, uno spirito di pura vendetta per il suo popolo. La rivolta dell'Aquila Rossa si diffuse in tutto il Reach, crescendo in forza e dimensione, e nell'arco di due anni l'Impero aveva perso ogni controllo sulla regione. Temendo la sconfitta, Hestra inviò una possente armata per riprendere il dominio del Reach, e per due settimane assediò la Fortezza dell'Aquila Rossa. Infine, le difese di Faolan crollarono e gli Alessiani si reimpossessarono della regione.
Impero Reman[]
Dopo la prima Invasione Akaviri del 1E 2703, l'Imperatore Reman Cyrodiil rivolse la propria attenzione al Reach, dividendo la regione tra Skyrim e la parte di High Rock sotto il suo controllo nel tentativo di bloccare i raid che i nativi compivano nelle miniere. Grandi armate vennero inviate da Solitude ed Evermore per portare stabilità nell'area. All'epoca, i raid degli uomini del Reach si spinsero fino a Bruma, a Cyrodiil. Nel periodo di Kastav Imperatore e della Ribellione di Winterhold del 1E 2804, i locali uomini del Reach aiutarono la Guardia del Drago durante i due lunghi anni di assedio al Tempio del Rifugio Celeste.
Seconda Era[]
L'Interregnum[]
Molti anni dopo, durante l'Interregnum della Seconda Era, il Reach divenne nuovamente uno Stato indipendente. A quell'epoca, gli uomini del Reach furono impegnati in numerose guerre di frontiera con i regni confinanti. A un certo punto invasero anche Cyrodiil, guidati da Durcorach l'Anatra Nera, e crearono una dinastia di breve durata nota come Imperatori Casalunga. Nel 2E 541, Durcorach tentò di espandere il proprio impero invadendo High Rock e conquistando le terre di Bangkorai, Evermore, Hallin's Stand e Camlorn. Il giovane sovrano, il Re dei Re Emeric, riuscì a fortificare Wayrest contro l'invasione, invertendo le sorti della guerra sconfiggendo gli uomini del Reach a Daggerfall. L'invasione di High Rock contribuì ad unire la Provincia e fu fondamentale per la creazione dell'Alleanza di Daggerfall. La dinastia dei Casalunga governò sul frammentato impero per una trentina d'anni prima di venire deposta da Varen Aquilarios. Durante la Guerra delle Tre Bandiere del 2E 580, si sa di alcuni uomini del Reach che aiutarono Molag Bal nel suo tentativo di fondere Nirn e Coldharbour, oltre a infastidire tanto l'Alleanza di Daggerfall quanto il Patto di Ebonheart. Negli anni seguenti, alcuni uomini del Reach si allearono con il Secondo Dominio Aldmeri, mentre altri entrarono in conflitto con esso.
Nel 2E 852, negli anni finali dell'Interregnum, il Reach venne riconquistato da Hjalti Barba-Precoce, e i nativi dovettero sottomettersi al neonato Impero Septim. Nei primi periodi dell'occupazione, il Reach fu sotto il diretto controllo del Governatore Provvisionale Titus Alorius, che tentò di condurre la regione in una nuova era di pace e prosperità
Quarta Era[]
La Rivolta dei Rinnegati[]
A partire dall'Interregnum e fino alla Grande Guerra, il Reach rimase un feudo di Skyrim. Reputandosi i sovrani di diritto del Reach, un gruppo di nativi noti come Rinnegati catturarono la capitale, Markarth, nel 4E 174, con l'intenzione di rimuovere ogni influenza Nord dalla regione e ripristinare le "Antiche Usanze" per il proprio popolo. Con le armate imperiali impegnate in guerra, i Rinnegati si impossessarono del Reach con facilità, autoproclamandosi regno indipendente. A guidarli era Madanach. Mentre alcuni accolsero con scetticismo l'idea che un governo di nativi del Reach potesse essere qualcosa più di una ribellione, altri giudicarono positivamente l'operato di Madanach, che governò con relativa giustizia senza massacrare gli ex proprietari terrieri Nord. A seguito della guerra con il Dominio Aldmeri, Madanach chiese all'Impero che il proprio regno venisse legittimato.
L'Incidente di Markarth[]
Lo Jarl Hrolfdir di Markarth e il figlio Igmund, nel disperato tentativo di reclamare il Reach dai suoi usurpatori, organizzarono una milizia guidata da Ulfric Manto della Tempesta con la promessa di consentire il culto di Talos all'interno della città. Nel 4E 176, nell'evento noto come "Incidente di Markarth", la milizia reclamò la città dai nativi, uccidendo molti di quelli associati alla ribellione o considerati responsabili della caduta della città, e probabilmente tutti i cittadini che non si schierarono apertamente contro i Rinnegati. Quando i Thalmor vennero a conoscenza dell'accordo stretto da Hrolfdir e Igmund, che violava espressamente il Concordato Oro Bianco, ingiunsero all'Impero di arrestare tutti i membri della milizia. Questo triste episodio fu cruciale nello scoppio della Guerra Civile di Skyrim. Un gran numero di nativi fuggì dalla città, rifugiandosi sulle colline per continuare da lì la propria insurrezione, entrando di conseguenza fra le file dei Rinnegati. Il tentativo dello Jarl Hrolfdir di ristabilire la pace si concluse con la sua morte, mentre il suo scudo venne donato agli hagraven. Il disprezzo per i Nord crebbe ancora, e l'obiettivo dichiarato dei Rinnegati divenne uccidere ogni Nord presente nel Reach.
La Cospirazione dei Rinnegati[]
Dopo l'Incidente di Markarth, Thonar Sangue-Argento vide la possibilità di usare i Rinnegati per accrescere l'influenza della sua famiglia nel feudo. Intendeva usare la sua influenza per salvare Madanach dall'esecuzione, rendendolo, insieme ai suoi seguaci, il proprio burattino. Ciò suggerisce che dietro l'assassinio di Hrolfdir potesse celarsi Thonar. In questi frangenti, varie miniere ed i relativi proprietari vennero taglieggiati dai Rinnegati e indotti a cedere le proprie attività ai Sangue-Argento in cambio di protezione. Usando le sue ricchezze per corrompere le guardie cittadine, Thonar riuscì a bloccare le indagini su questi assalti, creando al contempo un infimo ceto sociale di nativi del Reach da usare come forza lavoro a basso prezzo. Thonar continuerà ad usare i Rinnegati per controllare il Reach e i suoi abitanti fino al 4E 201, quando Madanach iniziò a ribellarsi ai suoi ordini e a perseguire nuovamente gli ideali originari della Rivolta dei Rinnegati.
Le Antiche Usanze[]
Sebbene nella Quarta Era la maggior parte dei nativi abbia rinunciato alle proprie tradizionali abitudini selvagge, alcuni gruppi, specialmente i Rinnegati, continuano a seguire i riti dei loro antenati, conosciuti come 'Antiche Usanze'. Questi riti vengono quasi unanimemente considerati arcaici e crudeli, una rovina per gli uomini del Reach.
Religione[]
Gli uomini del Reach tradizionali sono usualmente descritti come barbari e selvaggi adoratori dei Daedra e degli hagraven. Non è chiaro quale divinità adorino gli uomini del Reach, ma sembrano venerare un pantheon proprio cui si riferiscono come Antichi Dei. La glorificazione degli hagraven suggerisce che adorino i Daedra, ma i vari altari dedicati ai Divini rinvenuti negli accampamenti di Rinnegati sembrano contraddire ciò. È assai possibile che adorino sia Aedra sia Daedra, o che almeno abbiano iniziato ad adorare gli Aedra in anni più recenti. Un'altra possibilità è che alcuni dei più civilizzati Rinnegati tribali del passato non abbiano completamente rinunciato al culto degli déi Imperiali.
Tradizionalmente, i culti variano da tribù a tribù, e certi gruppi sono conosciuti per adorare determinati déi. Per esempio, il Clan Crow-Wife, sito vicino ad Evermore, adora principalmente il Principe Daedrico Namira. Il Daedra più frequentemente venerato è però sicuramente Hircine, intorno al quale alcuni clan creano interi pantheon basandosi sui suoi cinque aspetti: Alrabeg, Storihbeg, Uricanbeg, Gulibeg e Hrokkibeg, ognuno rappresentato da uno spirito animale specifico. Il culto dei nativi per questi ferali aspetti di Hircine li ha posti in disaccordo con alcune delle congreghe di streghe di High Rock, che vedono questi aspetti del Daedra in una luce più negativa. Altri Principi adorati dai nativi sono Malacath e Mehrunes Dagon, mentre non ci sono prove della venerazione di Sanguine o Clavicus Vile. Taluni hanno suggerito che gli uomini del Reach potessero avere uno sconosciuto pantheon di déi, non assimilabile alle altre religioni ed adorato tramite antichi totem e talismani.
La religione dei nativi è incentrata sulla pratica di crudeli sacrifici umani. I rituali includono autoflagellazione, tagli, roghi, bagni nel sangue, smembramenti e cannibalismo. Alcuni clan sacrificano anche i bambini, strappando loro il cuore ancora pulsante. Licantropi e creature simili sono adorate con fervore, in quanto ritenute benedizioni di Hircine, non maledizioni. Gli sciamani compiono frequentemente riti insieme agli hagraven per aumentare le proprie capacità nella magia naturale, mentre altri si dedicano alla Negromanzia.
È assodato il legame fra nativi e Aedra, sebbene i nomi che i Rinnegati danno a queste divinità, nel caso effettivamente li diano, sono sconosciuti. Nel Fortino della Torre Diroccata si può trovare un altare di Dibella nei pressi del quale un Rinnegato scelto non solo pratica sacrifici umani, ma tiene rinchiusa una Sibilla di Dibella, Fjotra, appena rapita. Potrebbe essere tanto una forma barbarica di adorazione quanto un esplicito tentativo di dissacrazione. Inoltre, quando Forte Sungard si trova sotto il controllo dei Rinnegati vi si potrà trovare un altare di Kynareth (l'altare diventerà di Akatosh se il forte cadrà sotto il controllo della Legione Imperiale e di Talos se a conquistarlo saranno i Manto della Tempesta).
Cultura[]
La cultura tradizionale degli uomini del Reach è prettamente tribale, è frequente l'uso di pelli animali per coprirsi e di pellicce per costruire le tende. È noto il disprezzo nutrito dai nativi verso le società civilizzate del resto di Tamriel. Nonostante abbia avuto il possesso del Reach e del Reach Occidentale per molti anni della sua storia, questo popolo non ha mai edificato insediamenti permanenti, preferendo apparentemente vivere nelle remote caverne delle zone montuose. I nativi considerano il Reach una terra sacra donata loro da Hircine, e per questo la difendono ferocemente. Gli sciamani praticano riti magici usualmente considerati proibiti, quali i sacrifici umani e la creazione di Cuori di Rovo, l'élite dei guerrieri Rinnegati. Per tale motivo vengono talvolta chiamati gli "Stregoni di High Rock". Si pensa che un gran numero dei loro riti sacrileghi sia stato acquisito attraverso i commerci fra i nativi del Reach Occidentale e gli Orsimer dei Monti Wrothgarian. I nativi sembrano possedere una lingua propria, sebbene non vi siano prove scritte e i principali documenti riguardanti gli uomini del Reach siano stati trascritti dalla tradizione orale. L'individuo più riverito dai nativi è la leggendaria Aquila Rossa, che guidò la rivolta contro l'Imperatrice Hestra nel 1E 1030. Uno dei principali insegnamenti dei nativi è che sottigliezze e sfumature siano indice di debolezza, e che i deboli debbano essere puniti. Ciò si evince anche dai violenti riti di passaggio praticati. Un discreto numero delle tribù di nativi ha una struttura matriarcale.
L'immagine tradizionale del nativo è di un essere crudele, che non esita a rapire gli abitanti dei villaggi per ridurli in schiavitù. Resoconti di prima mano attestano che anche l'umorismo dei nativi è nero e malizioso, spesso consistente in scherzi violenti che causano danni fisici. In periodi di guerra, gli uomini del Reach sono conosciuti per devastare, massacrare e razziare ogni insediamento si trovi sulla loro strada, preferendo usare la forza del numero e la velocità per attaccare le città, piuttosto che porle sotto assedio. Mancano, invece, di tattiche e macchine d'assedio e di una forza navale. Per saccheggiare gli insediamenti delle tribù avversarie, i nativi prediligono gli attacchi furtivi, usando la sorpresa per sconfiggere il nemico. Si dice che i nativi siano felici di essere nemici delle altre razze. Nonostante ciò, alcune antiche tribù sembrano non avere problemi a commerciare con le città del nord di Tamriel.
Clan[]
Nel corso della storia, si sono succedute e hanno convissuto varie tribù di uomini del Reach:
- Culto dell'Aculeo di Sangue – Negromanti che tentarono di conquistare Glenumbria.
- Clan Boneshaper – Un gruppo di nativi che invase il Rift.
- Clan Dreadhorn – Nativi che invasero il Feudo di Falkreath durante la Seconda Era.
- Testimoni Oscuri – Nativi che tentarono di annettere Mournoth al Reach.
- Rinnegati – Un moderno clan di uomini del Reach che causò tumulti a Markarth.
- Imperatori Casalunga – Dinastia di Imperatori che regnarono su Cyrodiil per un trentennio.
- Clan Rageclaw – Un altro gruppo di nativi che invase il Rift.
- Clan Stonetalon – Un altro gruppo di nativi che invase il Rift.
- Clan Winterborn – Tribù di nativi che abitò per lungo tempo il Reach Occidentale.
Apparizioni[]
- The Elder Scrolls Adventures: Redguard (Solo menzionati)
- The Elder Scrolls III: Morrowind (Solo menzionati)
- The Elder Scrolls IV: Oblivion (Solo menzionati)
- The Elder Scrolls V: Skyrim
- The Elder Scrolls Online
- The Elder Scrolls: Legends