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Uriel Septim III (97 3E - 127 3E), nato come Uriel Mantiarco, è stato il nono Imperatore di Tamriel della Dinastia

Uriel Septim III

Statua di Uriel Septim III nella Città Imperiale

Septim dal 121 3E al 127 3E anno della sua morte e uno dei più potenti Sangue di Drago mai esistiti. Sua madre era Potema Septim "La Regina Lupo", figlia dell'Imperatore Pelagius Septim II, mentre suo padre era Mantiarco di Solitude Re dell'Haafingar a Skyrim. Alcuni contestano il fatto che venga conteggiato come Imperatore, perché ha usurpato il trono della cugina Kintyra Septim II con un complotto.

Biografia[]

Primi anni di vita e giovinezza[]

Uriel Mantiarco-Septim nacque a Solitude nell'anno 97 3E da Potema Septim, figlia dell'Imperatore Pelagius Septim II. Suo padre Mantiarco di Solitude, Re della città, lo nominò immediatamente proprio erede, ma sua madre aspirava per lui al titolo di Imperatore di Tamriel. Il giovane Uriel Mantiarco rimase orfano di padre all'età di tre anni, ritrovandosi così a capo del regno. Sua madre assunse la reggenza fino a che non avesse raggiunto la maggiore età, anche se continuò ad avere un'influenza decisiva anche dopo che Uriel divenne maggiorenne. Molti sostengono che avrebbe volentieri fatto a meno della soffocante presenza della madre, tuttavia questa seppe tenere a bada la voglia di indipendenza del figlio alimentando la sua ambizione per il trono imperiale. Cresciuto sotto il regno dello zio Antiochus Septim I, alla morte di questi nel 119 3E si recò con la madre nella Città Imperiale ufficialmente per porgere omaggio al defunto, ma in realtà per cercare di rivendicare il trono. Nonostante gli intrighi della madre e la corruzione di alcuni importanti membri del Consiglio degli Anziani, alla fine fu la cugina Kintyra Septim, figlia di Antiochus Septim I, ad essere nominata Imperatrice con il nome di Kintyra Septim II. Uriel e Potema tornarono dunque a Solitude incarogniti e predisposero la propria vendetta.

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Uriel Mantiarco a Castel Dour

Imperatore e la Guerra del Diamante Rosso[]

Durante gli anni di regno di Anthiocus, Potema aveva intrattenuto una fitta serie di rapporti diplomatici con diversi Re e Principi di High Rock, Morrowind e Skyrim con l'intento di creare una rete di alleanze in previsione di un'eventuale lotta di potere per l conquista del trono. Quando Kintyra divenne Imperatrice, Uriel, che nel frattempo aveva cambiato il proprio cognome in Septim, e la madre imbastirono una congiura per effettuare un colpo di stato e impadronirsi del potere. Nel 121 3E ordinarono quindi al loro alleato, il Duca di Glenpoint, nella provincia di High Rock, di organizzare una falsa rivolta nelle proprie terre e di chiedere aiuto all'Imperatrice così da obbligarla a lasciare la Città Imperiale e consentire ai congiurati di catturarla. Il piano riuscì e, una volta catturata, la fecero rinchiudere nella fortezza di Glenpoint per poi precipitarsi nella Capitale. Qui Uriel, dinnanzi al Consiglio degli Anziani, dichiarò decaduta la cugina Kintyra e assunse il titolo di Imperatore di Tamriel col nome di Uriel Septim III. Questo gesto dette inizio alla sanguinosa Guerra del Diamante Rosso, che vide gli eserciti di Potema e Uriel III contrapporsi a quelli di Cephorus e Magnus Septim che si schierarono a favore della nipote spodestata. Durante questo frangente Uriel dimostrò discrete abilità militari riuscendo a respingere l'esercito dello zio Magnus e a conquistare buona parte del nord di Tamriel.

Uriel Septim III-0

Uriel Mantiarco attraversa i Monti Jerall per attaccare Cyrodiil

Il regno[]

Uriel Septim III non ebbe mai occasione di governare veramente l'Impero anche perché buona metà di esso gli contestava il titolo, impedendogli quindi di esercitare la propria autorità sull'intero territorio imperiale. Lo scoppio repentino della Guerra del Diamante Rosso gli impedì di risiedere stabilmente nella Città Imperiale e dedicarsi all'amministrazione del regno, obbligandolo a spostarsi da un fronte all'altro; ciò lo costrinse ad affidarsi alla madre, la quale prese diversi provvedimenti particolarmente impopolari, come l'inasprimento delle tasse per finanziare la guerra e la sistematica persecuzione di coloro che erano sospettati di parteggiare per i suoi fratelli. Fu probabilmente per suo ordine che l'Imperatrice Kintyra venne uccisa nella fortezza di Glenpoint nell'anno 123 3E, per timore che potesse essere liberata. Ciò provocò una rivolta popolare in favore della sfortunata Imperatrice, che non aveva nemmeno vent'anni, che venne sedata nel sangue dagli scherani di Potema. Questa dura reazione non ebbe altro effetto che accrescere l'ostilità nei confronti di Uriel e sua madre, e portare acqua al mulino dei lealisti che riconobbero il proprio capo in Cephorus Septim.

La cattura e la morte: Un Complotto[]

Nonostante i primi successi ottenuti contro i Lealisti presto le cose cominciarono a non mettersi bene per Uriel e Potema. Grazie al proprio matrimonio con una Principessa Redguard, Cephorus Septim ottenne l'appoggio dell'Hammerfell e dei suoi formidabili guerrieri nella causa lealista e poté passare all'offensiva. Uriel riuscì a resistere per un po' ma poi subì una sconfitta dietro l'altra, fino a che non fu sconfitto e catturato dallo zio nella Battaglia di Ichigad, combattuta nell'anno 127 3E. Successivamente venne inviato sotto scorta nella Città Imperiale per essere processato per alto tradimento. Tuttavia, lungo il percorso, una folla inferocita prese d'assalto la carrozza sulla quale l'ex-Imperatore viaggiava e, sopraffatta la scorta, la diede alle fiamme con Uriel all'interno. Fu così che il nono Imperatore di Tamriel trovò la morte all'età di trent'anni, ma alcuni studiosi non condividono l'idea che Uriel fosse semplicemente stato bruciato perchè i Sangue di Drago sono immuni alle normali fiamme (non draconiche), quindi è stato ipotizzato un assassinio durante la confusione scatenata dalla folla inferocita.

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