The Elder Scrolls Wiki
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Descrizione[]

Uriel Septim VII è l'imperatore di Tamriel sotto il cui governo prendono vita le avventure e le vicende della serie di The Elder Scrolls sino agli avvenimenti di The Elder Scrolls IV: Oblivion.

Storia e caratteristiche[]

Uriel Septim VII divenne imperatore a 22 anni, come scritto sul documento "Assassinio!" in The Elder Scrolls IV: Oblivion, nel quale si afferma che alla morte avesse 87 anni ed avesse regnato per 65. I primi dieci anni della vita politica dell'imperatore furono contraddistinti da un'intensa attività di consolidamento dell'influenza imperiale in tutti i territori di Tamriel e, in particolare, delle province orientali di Morrowind e Palude Nera: durante questo periodo, Uriel ottenne grandi vantaggi dal supporto del suo consigliere Jagar Tharn, il mago-guerriero imperiale che contribuì in modo determinante a rendere forte l'autorità del sovrano in ogni angolo delle provincie, specialmente a Morrowind, che aveva chiesto sempre maggiori poteri, i quali aumentavano allo stesso modo della fiducia che Uriel nutriva nei suoi confronti. Nell'anno 389 della Terza Era, Jagar Tharn tradì il suo signore e lo rinchiuse nei Piani di Oblivion: Questi anni di prigionia dell'imperatore vengono chiamati "Simulacro Imperiale".

Uriel Septim VII fu prigioniero dell'usurpatore per dieci anni: per lui fu un'esperienza molto dura che lo logorò nel corpo e nello spirito al contrario dell'usurpatore, che invece governò con negligenza l'intero continente. L'impero fu amministrato da Jagar Tharn in modo pessimo e la sua noncuranza per gli affari imperiali trascinarono Tamriel in un costante declino: la prosperità economica si erose fino a svanire ed i sovrani locali delle regioni occidentali ed orientali mostrarono atteggiamenti belligeranti in aperta sfida all'ormai debole autorità imperiale. In The Elder Scrolls: Arena viene narrata l'impresa del campione di Ria Silmane nel tentativo di ricomporre il mitico Bastone del Caos, un artefatto magico in grado di sconfiggere il malvagio mago-guerriero rinnegato.

Il periodo successivo al ritorno di Uriel Septim VII, gli anni che vanno dal 399 al 415 della Terza Era, è conosciuto con il nome di "Restaurazione": Infatti, grazie ai vari distaccamenti dell'ordine dei Blade, sparsi per le province di Tamriel, l'imperatore riuscì a manipolare segretamente gli eventi e a riportare la pace e l'ordine nell'impero. Due importanti successi sottolinearono l'efficacia della strategia politica dell'imperatore: il Miracolo della Pace che trasformò la bellicosa regione della Baia di Iliac in 4 contee pacifiche e ben governate, come narrato in The Elder Scrolls II: Daggerfall, e la colonizzazione di Vvardenfell, conseguita grazie alle macchinazioni di Re Helseth e Lady Barenziah che avvicinò ulteriormente la provincia di Morrowind all'autorità imperiale.

Alla Restaurazione, seguì un quindicennio di benessere e prosperità chiamato simbolicamente la Pace Dorata, che va dall'anno 415 al 430 della Terza Era ed in cui si svolgono gli eventi narrati in The Elder Scrolls III: Morrowind. Uriel Septim fece uso dei suoi Blade per far collassare il Tribunale e spostare così il potere politico della provincia di Morrowind dal Consiglio della Grande Casa alla corte del Re Helseth e quindi stabilire il culto dei Nove Divini come fede dominante: in questo modo le terre orientali si integrarono meglio con il resto dell'impero. Come mostrato in Oblivion, Uriel Septim venne assassinato da alcuni uomini appartenenti ad una confraternita segreta denominata Mitica Alba, che aveva come obiettivo che il Principe Daedrico Mehrunes Dagon invadesse Tamriel.

Curiosità[]

  • La moglie di Uriel ed imperatrice, Caula Voria, si ritirò a vita privata dopo la fine del Simulacro Imperiale, a causa dello stress avuto.
  • I suoi tre figli Geldall, Enman ed Ebel morirono rispettivamente a 56, 55 e 53 anni.
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