Da non confondere con: Vestigia (Essenza)
- "Questo è il nome che ti ho dato. Non sei che una traccia di ciò che eri. Un senz'anima. Un guscio vuoto che vuole essere riempito. È come le Pergamene hanno predetto, ma non esattamente come ho immaginato."
- ―Varen Aquilarios[src]
Descrizione[]
Il Vestige, noto anche come Senz'anima e, in seguito, Campione di Meridia, Eroe di Coldharbour e Salvatore di Tamriel,[1] è il personaggio del giocatore e il principale protagonista di The Elder Scrolls Online.
Retroscena[]
Come in molti altri titoli della saga The Elder Scrolls, il giocatore inizia la partita nei panni di un prigioniero, cui ci si riferirà per il resto del gioco come Vestige. La partita comincia con il Vestige che viene catturato da Molag Bal e imprigionato nel reame del Principe Daedrico, Coldharbour; la sua anima è stata rubata. Vi è una vecchia profezia, scritta nelle Antiche Pergamene, che afferma che il Vestige sventerà il piano di Molag Bal di fondere Tamriel e l'intero Nirn con il suo reame dell'Oblivion. Durante gli eventi di The Elder Scrolls Online, il Vestige tenterà di reclamare la propria anima dal Principe Daedrico e di fermare la fusione di Oblivion e Tamriel.
Storia[]
Anima Assolta a Coldharbour[]
Il Vestige è uno dei molti mortali sacrificati dal Culto del Verme a Molag Bal, nello specifico dallo stesso Mannimarco. Mandato nella Prigione del Lamento, a Coldharbour, viene contattato dal Profeta, il quale lo informa che avrà un'importante ruolo da giocare nello sventare i piani di Molag Bal. Per prima cosa, il Vestige deve fuggire e aiutare una mezza-gigante Nord di nome Lyris Titanborn a liberare il Profeta. In quel momento, alcuni prigionieri si ribellano alle guardie Dremora della fortezza ed iniziano a liberare i compagni, incluso il Vestige. Aprendosi la strada nei corridoi della prigione, trova infine Lyris, e, con l'aiuto di un'Anima Assolta folle, il cavaliere Cadwell, riescono ad individuare la cella del Profeta. Tuttavia, perché venga liberato, qualcuno deve prendere il suo posto nella prigione. Lyris, quindi, si sostituisce a lui, che giura di trovare un modo per liberarla. Dopodiché, il Profeta e il Vestige si dirigono verso una delle Ancore Oscure, e grazie alla magia del Profeta riescono a tornare su Nirn.
Il Rifugio[]
Tornati su Nirn, il Vestige e il Profeta si ritrovano in luoghi diversi, ma riescono infine a incontrarsi in un punto chiamato Il Rifugio. Qui, il Profeta spiega gli eventi che hanno condotto alla sua cattura. Diversi anni prima, l'Imperatore Cyrodiilico Varen Aquilarios aspirò a diventare un vero Sangue di Drago, per poter accendere i Fuochi del Drago della Città Imperiale legittimando, così, la sua posizione sul Trono di Rubino. Manninarco gli fece credere di conoscere un rituale adatto allo scopo, ma che era necessario l'Amuleto dei Re. Insieme al capo della Guardia del Drago Sai Sahan, a Lyris Titan born e all'Alto Cancelliere del Consiglio degli Anziani Abnur Tharn, divennero i Cinque Compagni. Riuscirono a ritrovare l'Amuleto dei Re ed iniziarono il rituale. In quel momento, Manninarco utilizzò la propria magia per immobilizzare gli altri e rivelare le sue vere intenzioni: era un agente di Molag Bal, e il rituale indebolì le barriere tra Nirn e Oblivion in un evento noto come Scoppio di Anime. Questa nuova situazione permise a Molag Bal di iniziare la Fusione dei Piani, un'unione forzata di mondi.
Dopo il rituale, Varen scomparve, Sai Sahan fuggì con l'Amuleto dei Re, Abnur Tharn, per codardia, giurò fedeltà a Mannimarco, e Lyris venne catturata e inviata a Coldharbour. Alla fine del racconto, il Profeta informa il Vestige di avere bisogno di più tempo per riposare e per elaborare un piano per liberare Lyris da Coldharbour.
Figlia di Giganti[]
Poco dopo, il Profeta contatta il Vestige e gli chiede di tornare al Rifugio, annunciando di aver scoperto dove Lyris è detenuta a Coldharbour. Molag Bal l'ha spostata alla Fonderia del Dolore, e il Profeta apre un portale per il reame del Daedra. Una volta localizzata, il Vestige dovrà aiutarla a recuperare alcuni aspetti di sé stessa che Molag Bal ha rimosso per tormentarla: cancellare il rimorso per aver ucciso la madre alla propria nascita, mitigare la solitudine che ha sofferto durante la propria vita, risolvere le sue incertezze e sconfiggere il suo terrore. Infine, i due fuggono da Coldharbour e tornano al Rifugio.
Inseguendo le ombre[]
Il Profeta richiama il Vestige a sé, avendo udito sussurri di paura vicino al Rifugio. L'eroe viene incaricato di localizzare un agente del Culto del Verme nelle vicinanze. I locali gli parlano di un misterioso Imperiale che va curiosando nella zona, il che porta il Vestige a uno scantinato infestato da non-morti. All'interno, gli appare Abnur Tharn tramite la Sfera del Discorso, che stava suscitando paura nella popolazione vicina, pensando che il Culto del Verme stesse cercando di contattarlo. Tharn si dimostra sorpreso di vedere, al contrario, il Vestige, ma, prima che potesse continuare a parlare, l'agente del Culto del Verme attacca. Il Vestige lo sconfigge, quindi porta la Sfera al Profeta. Questi pensa di poterla usare per localizzare Sai Sahan, il membro dei Cinque Compagni fuggito con l'Amuleto dei Re. Esso è, infatti, l'unico strumento in grado di fermare Molag Bal.
Castello del Verme[]
Mentre utilizza la Sfera del Discorso per localizzare Sai Sahan, il Profeta viene contattato da Abnur Tharn, che desidera parlare con il Vestige. Giunto al Rifugio, Tharn li informa di non essere più intenzionato a servire Mannimarco, ma che si trova imprigionato nel Castello del Verme, a Coldharbour, e ha bisogno di essere salvato. In cambio della liberazione, fornirà informazioni sulla posizione di Sai Sahan. Il Vestige e Lyris, quindi, tornano a Coldharbour, dove vengono aiutati da Cadwell ad entrare nel Castello senza essere visti. Apertisi la strada fra Cultisti del Verme e servitori non-morti, riescono infine a trovare e liberare Tharn. Tuttavia, Mannimarco appare loro davanti, e tenta di ucciderli con numerose ondate di scheletri. Eliminati gli scheletri, si scatena un duello magico tra Tharn e Mannimarco, che viene sconfitto quando il Vestige lo attacca, facendogli perdere la concentrazione. Il Profeta, quindi, apre un portale per il Rifugio, e il trio fugge da Coldharbour. A quel punto, il Profeta rivela di essere, in realtà, Varen Aquilarios. Afferma di aver esitato a confessare il suo nome temendo la reazione del Vestige, dato che furono proprio le sue azioni a condurre l'eroe alla morte.
Tharn, allora, rivela di non conoscere la posizione esatta di Sai Sahan, ma promette al Profeta che lo assisterà nella sua ricerca. Ciò fa infuriare Lyris.
Tharn parla[]
Nel corso dei suoi viaggi, il Vestige viene contattato da un banekin recante un messaggio di Abnur Tharn, che gli chiede un incontro lontano dal Rifugio, alla sede della Gilda dei Maghi. Qui, l'eroe lo trova vestito da mago della gilda. Tharn rivela che Mabninarco ha depositato artefatti e, occasionalmente, informazioni in una vicina rovina, e che lì si può scoprire dove si trovi Sai Sahan. I due entrano nella rovina e scoprono che Sahan è rinchiuso nelle Sale del Tormento di Coldharbour, dove viene torturato affinché riveli la posizione dell'Amuleto dei Re.
Varen informa il Vestige di aver bisogno di tempo per determinare la posizione esatta delle Sale del Tormento nel reame di Molag Bal, e che lo contatterà quando l'avrà scoperta.
Sale del Tormento[]
Quando Varen scopre la posizione delle Sale, invia il Vestige tramite un portale e gli fa scegliere se farsi accompagnare da Lyris o Tharn. I due entrano nelle Sale e trovano Sahan torturato da uno Xivilai chiamato Duchessa dell'Angoscia, che usa doppelganger dei Cinque Compagni per tormentare Sahan sia fisicamente sia psicologicamente per farsi rivelare la posizione dell'Amuleto dei Re. Uccisi i doppelganger e la Duchessa, i due salvano Sahan e lo portano al Rifugio. Qui, Sahan lì informa di aver nascosto l'Amuleto nelle rovine di Sancre Tor. Chiede solo qualche giorno per riposarsi prima di partire.
Valle delle Blade[]
Sai Sahan informa il Vestige che serve un oggetto per sbloccare la stanza ove è custodito l'Amuleto dei Re: l'Anello della Misericordia di Stendarr. Sahan ha lasciato il gioiello a Kasura, una Maestra delle Blade Redguard che fu sua mentore. Varen apre un portale per l'Abbazia delle Blade nell' Hammerfell, e il Vestige, Tharn, Lyris e Sahan entrano. All'arrivo, scoprono che Molag Bal ha inviato un Titano Daedrico per distruggere l'Abbazia. Riescono infine ad ucciderlo, ma la creatura ha già distrutto buona parte dell'edificio e ucciso la maggior parte degli studenti. Kasura li ringrazia e li guida dove custodisce l'Anello: la cripta ancestrale degli antenati di Sai. Qui appare una visione di Mannimarco, che resuscita i morti della cripta nel tentativo di impedire che gli eroi prendano l'Anello, ma l'orda viene respinta e il gioiello recuperato. Sahan, Lyris e Tharn restano indietro per aiutare Kasura e gli studenti rimasti a seppellire i morti, mentre il Vestige torna al Rifugio.
Ombra di Sancre Tor[]
Dopo il ritorno di Lyris, Sahan e Tharn dall'Abbazia delle Blade, i tre si uniscono al Vestige nell'esplorazione di Sancre Tor. Entrati nella rovina, si imbattono in una nuova visione di Mannimarco. Questa volta, il Re dei Vermi spiega loro di aver posto un incantesimo su Sahan per tracciare tutti i suoi movimenti. Soprattutto, rivela di voler usare l'Amuleto dei Re per intrappolare Molag Bal ed assorbirne l'essenza, trasformandosi nel nuovi Principe Daedrico della Dominazione. Le barriere di Stendarr che Sai Sahan ha posizionato sulla camera contenente l'Amuleto l'avrebbero nascosto da Molag Bal fin quando non sarebbe stato pronto a colpire. Il Vestige e i suoi compagni si aprono la strada nelle rovine fino ad affrontare Mannimarco stesso nella stanza dell'Amuleto, dopo aver rimosso le barriere. Una volta ucciso, appare Molag Bal, che trascina l'anima del negromante a Coldharbour, sapendo del suo tradimento fin dall'inizio. Dopodiché, il Vestige recupera l'Amuleto dei Re e torna al Rifugio.
Consiglio dei Cinque Compagni[]
Varen chiede al Vestige di raggiungerli al Rifugio un'altra volta. Qui, Sahan gli dà la possibilità di unirsi o meno ai Cinque Compagni. In seguito, Tharn espone il suo piano per l'Amuleto: crede che il potere divino dell'Amuleto possa ferire Molag Bal a sufficienza da costringerlo a rilasciare tutte le anime che ha rubato, inclusa quella del Vestige. Tuttavia, c'è un prezzo: il rituale per canalizzare il potere richiede un'anima. Ovviamente, il Vestige non può darla, né può farlo Tharn, che ne avrà bisogno per eseguire il rituale. Uno fra Lyris, Sahan e Varen dovrà sacrificarsi per permeare il Vestige del potere dei Divini, e, quando giunge il momento, tutti e tre si offrono volontari. Varen, poi, spiega che diverse forze lanceranno presto un assalto a Coldharbour, e che il Vestige dovrà unirsi a loro.
Messaggi attraverso Tamriel[]
Il Vestige viene contattato da was Vanus Galerion della Gilda dei Maghi, il quale gli confida che sta elaborando un piano, insieme alla Contessa Hakruba della Gilda dei Guerrieri, per attaccare il reame di Molag Bal e porre fine alla Fusione dei Piani. Per mantenere la neutralità delle gilde, ha bisogno della cooperazione del Patto di Ebonheart, dell'Alleanza di Daggerfall e del Dominio Aldmeri. I due fanno visita, quindi, a Jorunn il Re Skald, al Re dei Re Emeric e alla Regina Ayrenn, e li convincono a partecipare a un consiglio sull'isola di Stirk, al largo delle coste occidentali di Cyrodiil.
I negoziati degenerano rapidamente quando i leader iniziano a litigare e ad insultarmi l'un l'altro. Quando Vanus e il Vestige tentano di ripristinare l'ordine, Molag Bal appare loro di fronte, e apre un portale per Coldharbour dal quale iniziano a uscire numerosi Daedra. Il nemico viene respinto, ma Vanus e Hakruba realizzano che nessuno dei leader delle Alleanze acconsentirà ad inviare forze a Coldharbour nel timore che gli altri due ne approfittino per impossessarsi della Città Imperiale. Le Gilde dovranno agire da sole. Radunano, quindi, tutti gli affiliati disponibili su Stirk ed entrano a Coldharbour.
L'Esercito di Meridia[]
Il piano fallisce in poco tempo, in quanto le forze di Tamriel finiscono sparpagliate in tutta Coldharbour a causa delle difese di Molag Bal. Il Vestige si ritrova solo, ed entra in una città intatta e incontaminata, ma abbandonata. Qui incontra un essere chiamato Groundskeeper, che gli spiega le origini della città.
Secoli prima, il Principe Daedrico Meridia entrò in guerra con Molag Bal. Usando artefatti daedrici chiamati Luci di Meridia, conficcò una città sul terreno di Coldharbour, e usò i propri poteri per impedirgli di toccarla o di osservarne l'interno. All'interno si trovava una forza di Ayleid a lei fedeli, guidati dal noto Ultimo Re degli Ayleid, Laloriaran Dynar. Meridia aveva previsto che questo porto sicuro sarebbe stato, in futuro, fondamentale per far fallire i piani del Signore della Brutalità. Uno ad uno, tuttavia, gli Ayleid persero la fede e lasciarono la sicurezza della cosiddetta Hollow City, venendo sterminati. Lo stesso Re Dynar venne infine catturato e imprigionato dalle forze di Molag Bal.
Il Vestige, quindi, guida l'assalto delle Gilde e salva Re Dynar, che Molag Bal ha tenuto in vita per torturarlo. Si radunano nella Hollow City e pianificano l'attacco, con Re Dynar che assume il comando della Gilda dei Guerrieri, essendo il loro Maestro caduto poco dopo l'arrivo. Il Vestige, inoltre, si imbatte ed assiste diversi villaggi ed insediamenti trascinati a Coldharbour per vari motivi nel corso dei secoli. In cambio, queste anime dannate a consentono ad unirsi alla forza che si sta radunando nella Hollow City.
Nonostante sia giunto separato dagli altri e solo, Vanus Galerion parte per distruggere la Forgia Nera, luogo ove vengono costruite le Ancore Oscure, e il Great Shackle, il dispositivo che dà potenza alla Fusione dei Piani. Fallisce nell'intento e viene catturato, ma viene salvato dal Vestige, che riesce a distruggere entrambi gli obiettivi. Cadwell li assiste, ma rivela loro di essere arrivati troppo tardi: il Great Shackle ha già creato un Vortice Planare che sta trascinando Nirn a Coldharbour ad una velocità molto più alta di prima. Dovranno, quindi, raggiungere il Vortice Planare ed attivare le Luci di Meridia al suo interno per distruggerlo.
Attraversare l'Abisso[]
Per raggiungere il Vortice Planare, la forza delle Gilde deve attraversare l'Abisso, una sottile striscia di terra pesantemente difesa, e catturare la Reaver Citadel. Il Vestige guida la carica, chiudendo portali di rinforzi daedrici e sconfiggendo Molag Grunda, il comandante delle forze dell'Abisso. Catturata la Reaver Citadel e la Scala Infinita, entrano nel Vortice Planare, ove il Groundskeeper si rivela essere il Principe Daedrico Meridia. Quest'ultima assiste la forza delle Gilde nel chiudere le Ancore Oscure all'interno del Vortice, ma viene affrontata da Molag Bal in corrispondenza dell'Ancora finale. I due combattono mentre Vanus appronta le Luci di Meridia, e il Vestige e le Gilde affrontano le ondate di Daedra e Dremora fino a quando il mago non riesce ad attivarle. Il Vortice Planare, quindi, collassa.
Dio degli Intrighi[]
Il Vestige si risveglia nella Cappella della Hollow City. Meridia si congratula per la sua vittoria, ma lo informa che Re Dynar è rimasto ferito mortalmente nella battaglia finale nel Vortice Planare. Il Vestige ascolta le ultime parole del re degli Ayleid ed esce dalla Cappella. Fuori, incontra Varen, che lo informa che è giunto per lui il momento di reclamare la propria anima. I Cinque Compagni si riuniscono nel Rifugio per l'ultima volta ed entrano nell'Heart's Grief, la sede del potere di Molag Bal a Coldharbour. All'interno, trovano Mannimarco che viene torturato da alcuni non-morti. Parla con il Vestige, e questi ha la possibilità di liberarlo o di lasciarlo al proprio destino. Indipendentemente dalla scelta, i Cinque Compagni raggiungono la Sede della Tirannia e preparano il rituale. Il Vestige, a questo punto, deve decidere se sacrificare Lyris, Sahan o Varen. Tharn esegue il rituale e impregna il Vestige del potere dei Divini. Dopo il rituale, il Vestige brilla di una divina luce dorata, e si apre la strada attraverso innumerevoli Daedra e Dremora. Dopodiché, raggiunge Molag Bal e affronta in combattimento il Dio degli Intrighi, riuscendo infine a tagliarlo a metà con una lama di luce dorata.
Il Vestige viene trasportato alle Stanze Colorate, il reame dell'Oblivion appartenente a Meridia. Viene, quindi, riunito con la propria anima, e Meridia lo informa che il compagno che è stato costretto a sacrificare inizierà a far parte di quell'anima. Appare Molag Bal e parla al Vestige; con calma, spiega di essere rimasto impressionato dalle sue prodezze, ma che l'eroe ha attirato l'attenzione degli altri Principi Daedrici, e non comprende le politiche dell'Oblivion. Meridia, quindi, si materializza, e ingiunge a Molag Bal di lasciare il suo reame. Questi obbedisce, dopo un'ultima presa in giro. Meridia si congratula con il Vestige per la sua vittoria, ma che il suo viaggio è lungi dall'essere terminato. Spiega che Tharn, dopo il rituale, è fuggito con l'Amuleto dei Re, e che passerà lunghi, frustranti anni cercando di usare il suo potere per sé, senza mai riuscirvi. Il Daedra, poi, spiega il significato del Vestige, il cui compito è di unire i popoli di Nirn osservando il mondo tramite i loro occhi e combattendo per unire le genti a prescindere dalla fazione. Il Principe Daedrico riporta il Vestige al Rifugio per l'ultimo saluto ai restanti Compagni, promettendo di inviargli un oggetto per aiutarlo nella sua missione di unire Nirn.
Al ritorno, Cadwell ricompensa il Vestige con l'arma del compagno sacrificato, e fornisce un singolo cristallo delle Luci di Meridia. Toccare il cristallo permetterà al Vestige di cominciare nuovamente la propria missione in un'altra fazione, nelle vesti di uno sconosciuto viaggiatore destinato ad ascendere nuovamente allo status di eroe completando le varie missioni della fazione prescelta.
Citazioni[]
- Riguardo il Vestige: "Un vero campione è come un sasso scagliato nelle acque della storia. Le increspature che crea viaggiano in lungo e in largo." (Regina Ayrenn, durante "Messaggi attraverso Tamriel")
Galleria[]
Curiosità[]
- Il Vestige è uno dei pochi protagonisti ad aver sconfitto un principe daedrico in combattimento diretto. Gli altri sono stati l'Apprendista, che sconfisse Mehrunes Dagon, il Nerevarine, che sconfisse Hircine, e l'Eroe di Kvatch, che sconfisse Jyggalag.
- In Arena, i cittadini di Morrowind che si incontrano nelle taverne sono soliti esclamare, quando si parla loro, "By the Soulless One..." ("Per il Senz'anima...").
Apparizioni[]
- The Elder Scrolls Online
- The Elder Scrolls Online: Imperial City
- The Elder Scrolls Online: Orsinium
- The Elder Scrolls Online: Thieves Guild
- The Elder Scrolls Online: Dark Brotherhood
- The Elder Scrolls Online: Shadows of the Hist
- The Elder Scrolls Online: Homestead
- The Elder Scrolls Online: Morrowind
- The Elder Scrolls Online: Horns of the Reach
- The Elder Scrolls Online: Clockwork City
- The Elder Scrolls Online: Dragon Bones
- The Elder Scrolls Online: Summerset
- The Elder Scrolls Online: Wolfhunter
- The Elder Scrolls Online: Murkmire
- The Elder Scrolls Online: Wrathstone
- The Elder Scrolls Online: Elsweyr
Note[]
- ↑ A causa della natura del Vestige, la sua morte ha luogo prima di venire riformato da Molag Bal.
Riferimenti[]
- ↑ Dialogo con Varen Aquilarios
Eroi | |
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Serie principale | Campione Eterno • Eroe di Daggerfall • Nerevarine • Eroe di Kvatch • Ultimo Sangue di Drago |
Spin-off | L'Apprendista • Cyrus • Master Tunnel Rat • Hero of Dawnstar Soul of Conflict • Vestige • L'Eroe Dimenticato • Fuggitivo |
Vedi anche | Sheogorath • Campione di Cyrodiil • Sangue di Drago • Il Ciclo dell'Eroe |